L’oracolo “Manto” di Capo Vaticano, meravigliosa estremità litoranea della Costa degli Dei

StrettoWeb

capo-vaticano-1362472380Senza alcun dubbio una delle coste più incantevoli di tutta la Calabria è quella di Capo Vaticano, incastonata tra un mare celeste e delle rocce a strapiombo sul mare. Esso costituisce senza alcun dubbio uno degli itinerari più ambiti di tutta la Calabria per il mare, il paesaggio e la vista di cui da esso si gode, che giunge finanche alle isole Eolie.

Ma questo è anche un luogo di origini antichissime, che affondano addirittura nel mito; la parola “Vaticano” deriverebbe infatti dal latino vaticinium, che significa “oracolo, responso”, il qual termine è correlato al mito stesso che aleggia intorno al promontorio calabro.
Secondo la leggenda esisteva infatti presso tale capo un oracolo in cui viveva un’indovina di nome Manto, il cui nome stesso deriverebbe invece dal verbo greco ??????? (mantéuo), che significa letteralmente “dare responsi, predire”, e da cui prenderebbe il nome lo sperone roccioso sotto Capo Vaticano denominato tutt’oggi Mantineo dove, secondo la leggenda, vi era la grotta dell’indovina. Secondo la leggenda, i naviganti che muovevano verso i vortici di Cariddi e le fauci del mostro Scilla (collocati già dalla narrazione omerica nel nostro stretto) si fermavano presso Manto offrendole doni in cambio di un responso relativamente alla navigazione che li attendeva; e lo stesso saggio Ulisse si fermò, secondo la leggenda, presso questo oracolo dopo essere fuggito da Scilla e Cariddi per avere un responso sul proprio futuro.

Questa leggenda rivive tuttavia anche in epoche successive: l’asprezza e la bellezza di questi luoghi ha conferito infatti, anche in epoca latina, una certa sacralità a questo litorale della Calabria, oggi giustamente ribattezzato come “Costa degli Dei”. Tuttavia, aleggia intorno a questo celebre promontorio calabro un’altra leggenda; un manoscritto del 1736 attribuisce infatti a Capo Vaticano tutt’altra origine: Scipione l’Africano, che, sul tratto di costa intorno a Capo Vaticano, incontrò e sconfisse un pirata detto Grancane, nell’ucciderlo si avventò su di lui gridando “Abbatte Cane!”: da qui il nome “Batticane”, e dunque “Batticano”.

Tutt’oggi meraviglioso litorale della nostra beneamata regione, con i suoi fiorenti impianti turistici e balneari forieri di turismo e di ricchezza, Capo Vaticano costituisce ancora una volta una preziosissima testimonianza di quell’aura storico-leggendaria che aleggia costantemente intorno alla nostra beneamata regione.

Condividi