Messina, mercato Fondo Fucile, Scuole e agricoltura: intervista all’assessore Patrizia Panarello

StrettoWeb

Patrizia Panarello

Proseguono le interviste di StrettoWeb per conoscere la squadra degli assessori della Giunta Accorinti. Oggi incontriamo l’unica donna tra gli assessori, Patrizia Panarello, ricercatrice e docente di Pedagogia Interculturale presso l’Ateneo messinese. Molte sono le deleghe affidate: Politiche scolastiche e Pubblica Istruzione, Legalità e Pari Opportunità, Agricoltura, Artigianato, Commercio, SUAP, Attività promozionale Prodotti tipici secondo i principi di sostenibilità, Programmazione Fiere, Mercati, Gas (gruppi acquisto solidale) – Des (distretti di economia solidale) – Res (reti di economia solidale).

  • Chi è Patrizia Panarello e come nasce l’avventura con Cambiamo Messina dal Basso?

Insegno all’Università di Messina, mi occupo di intercultura ed educazione alla sostenibilità. Ho avviato dei progetti in città di “gruppi di acquisto solidali” e tutta una serie di attività che puntano alla creazioni di reti solidali, come la Banca del Tempo, ed economie che potremmo definire alternative. Cambiamo Messina dal Basso rappresenta per me una nuova idea di democrazia, una democrazia partecipata, che forgia le proprie basi sulla consapevolezza che Messina sia un organismo vivente, creativo e capace di produrre benessere e opportunità per i suoi abitanti. Detto ciò, il mio coinvolgimento con il movimento di Renato è del tutto naturale, insieme con gli altri membri condividiamo, e abbiamo condiviso, idee e battaglie. Il nostro progetto fa riferimento alla politica intesa come riappropriazione della città, che ha bisogno, soprattutto in questo momento particolarmente delicato, di essere ben gestita.

  • Come procede la questione del trasferimento del mercato di Fondo Fucile?

Fino a mercoledì 31 luglio non possiamo considerare terminato il capitolo del trasferimento del mercato di Fondo Fucile nell’area del piazzale di Villaggio Aldisio. Stiamo seguendo l’iter necessario per risolvere tutte le problematiche che di volta in volta emergono. Quando ci si confronta con interventi simili è determinante seguire il lavoro dall’inizio alla fine, con dedizione ed elasticità. Il mio atteggiamento è quello di prendermi carico della questione e fare di tutto perché si possa risolvere il nodo del trasferimento in maniera definitiva, mettendo in campo tutte le risorse a mia disposizione. Fino a mercoledì non sappiamo se il mercato sarà effettivamente trasferito, però, avendo risolto già molte delle difficoltà che in precedenza non era stato possibile superare, esistono buone probabilità. Stiamo operando in modo da considerare che dietro ogni richiesta, degli ambulanti, o dei residenti, ci sono le necessità delle persone. In qualità di assessore, piuttosto che affrontare la questione da dietro una scrivania, ho deciso di andare sul posto a verificare effettivamente lo stato dei fatti e confrontarmi con i mercatali e i residenti per provare a trovare una soluzione che possa soddisfare le esigenze delle parti interessate. L’ordinanza per il trasferimento è stata varata, le tante problematiche emerse sono state risolte e immagino che non ci debbano essere complicazioni di nessun tipo, ma attendiamo comunque la data del 31 luglio prima di poter cantare vittoria.

  • Le hanno affidato la delega all’agricoltura, in che modo interverrà per rilanciarne l’attività?

Stiamo cercando di raccogliere tutte le richieste provenienti da associazioni, privati, volontari che hanno progetti concreti, per la realizzazione di attività e, qualora fosse possibile, di orti sociali. Si stanno mettendo in moto vari gruppi di lavoro, ciascuna delle persone che vi vorrà aderire farà parte di un progetto, sarà una cellula che noi inseriremo in un contesto che ne richiede la professionalità. Questo è il nostro modo di immaginare la democrazia. Questo è quello che è nostra intenzione fare, considerando anche ad agosto si deve preparare il lavoro di settembre.

  • Se potesse, quali sarebbero i due provvedimenti che adotterebbe nell’immediatezza?

Il primo, se potessi, riguarderebbe lo snellimento della burocrazia e la tracciabilità delle pratiche inoltrate al Comune; si dovrebbe poter individuare il tempo in cui una pratica viene evasa, calcolare la media di inoltri che hanno avuto buon esito ed eventualmente accertare le responsabilità qualora ci siano problemi in questo meccanismo. Vorrei velocizzare e semplificare le procedure, per dare risposte ai cittadini che non possono aspettare i tempi degli uffici.

Un secondo provvedimento riguarderebbe l’apertura delle scuole dismesse e la loro assegnazione ad associazioni culturali che potrebbero dare vita a centri sociali o ritrovi giovanili che diano risposta anche all’esigenza di territori che spesso non hanno nemmeno una piazza , o un punto di aggregazione.

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