Reggio, gli scippi fanno sempre più paura. Un lettore ci scrive…

StrettoWeb

Il lettore che ci ha scritto vuole rimanere anonimo. E non per paura né per vergogna. Noi di StrettoWeb manteniamo  la parola data e anzi accogliamo di buon grado le “richieste di aiuto” provenienti dai cittadini. Anonime o firmate che siano.

In questo caso abbiamo raccolto la voce di un cittadino per portare all’attenzione di tutti un problema, che negli ultimi tempi si sta facendo sempre più diffuso e violento.

Gli scippi rientrano in quel fenomeno chiamato “microcriminalità”, che connota purtroppo le nostre città; Reggio non è stata risparmiata, anzi negli ultimi tempi il numero degli scippi è aumentato e soprattutto il fenomeno si fa sempre più violento.

Negli anni scorsi avvenivano per strada, magari direttamente dal motorino e preda erano le borse delle donne; con il passare degli anni le tecniche si sono raffinate e gli scippatori si sono fatti sempre più spavaldi aprendo addirittura le portiere delle auto. Oggi il fenomeno di moda è quello di strappare (letteralmente) dal collo delle signore reggine le collane…d’oro o meno che siano.

Proprio nei giorni scorsi è stato finalmente arrestato un soggetto dedito agli scippi, che nei mesi precedenti era stato il “terrore” della zona limitrofa alla Villa Comunale; oggi il nostro lettore ha voluto richiamare la nostra attenzione su un’altra zona, quella di Piazza del Popolo.Piazza del Popolo  reggio calabria

Gli episodi, di cui siamo a conoscenza, riguardano 4 vecchiette, che hanno avuto bisogno di cure mediche dopo lo scippo; donne indifese, che subiscono una violenza non solo morale, ma anche fisica perché a seguito dello strattonamento, magari per difendere la borsetta con i risparmi, cadono precipitosamente a terra. E nella zona che ospita il mercato facile è puntare e colpire proprio donne anziane, che difficilmente riusciranno ad opporre resistenza.

Ma quanto più colpisce, in modo positivo, è che i reggini non stanno a guardare, per fortuna.

Intervengono per quel che possono con “inseguimenti” nelle zone limitrofe e a volte riescono addirittura a recuperare la refurtiva; altre volte, invece, perdono di vista lo scippatore, ma solo perché si sono fermati a prestare le prime cure alle vittime.

Eroi? Forse sì…o forse solo cittadini stanchi di subire passivamente la criminalità, che invocano l’intervento delle Istituzioni con una maggiore sorveglianza della zona di giorno, durante le ore del mercato, e di notte, quando la zona non è molto frequentata.

Il nostro lettore si è fatto portavoce di un quartiere, che è “impaurito e al limite della sopportazione”.

Perché oggi è toccato a queste signore, domani chi lo sa…e forse è meglio intervenire oggi prima di un “lo sapevamo che prima o poi sarebbe successo”.

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