Reggio, grande fermento per il “nuovo” Museo ma gli esperti assicurano: “i Bronzi a Palazzo Campanella stanno benissimo”

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Un dibattito intenso quello che si è svolto ieri al Cipresseto  organizzato dall’Associazione “Amici del Museo”; si sono registrati malumori e momenti di tensione soprattutto quando la platea ha invocato l’intervento della soprintendente Simonetta Bonomi, che non accetta “i modi e i toni con cui le vengono mossi questi attacchi” sebbene si sia dichiarata pronta ad assumersi eventuali responsabilità comprendendo i malumori dei cittadini.

Grande partecipazione, dunque, della città per un tema, che sta occupando i giornali nazionali e locali e i salotti politici e non di Reggio; il Museo Nazionale deve essere riaperto…e al più presto.

Non si possono accettare le critiche di chi pensa che Reggio Calabria non sia in grado di valorizzare i suoi due gioielli e, dunque, sarebbe meglio trasferirli a Roma, Firenze, Venezia o a Milano in occasione dell’EXPO 2015.

L’appello, dunque, dei cittadini intervenuti è quello di riaprire almeno la sala espositiva ed è rivolto direttamente al Ministro Bray, con cui l’associazione ha fissato un incontro probabilmente per fine luglio. L’orgoglio dei reggini, che difendono i propri guerrieri, emerge dalle parole del Prof. Panuccio, il quale ha dal canto suo criticato quei media nazionali che solo adesso hanno rivolto il proprio interesse ai Bronzi e li hanno definiti “guerrieri morenti”. “I Bronzi stanno benissimo e la sede di Palazzo Campanella si è rivelata adeguata per ospitare il restauro delle due statue e la loro fruizione da parte di un pubblico numeroso”- ha aggiunto il Prof. Panuccio.

Rumore in sala anche quando si esponeva il progetto dell’Arch. Di Battista, che prevede la realizzazione di un collegamento tra il Museo e Piazza De Nava; fortemente contrario lo storico Paolo Arillotta, per cui siffatto progetto devasterebbe il tessuto urbano del centro storico “nel cui sottosuolo è presente una necropoli e scorre il torrente Caserta”. A difendere il progetto, invece, i due funzionari della Direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici, Salvatore Patamia e Sabina Rizzi, secondo cui tale opera adeguerebbe il museo reggino agli standard espositivi europei; attualmente, infatti, gli spazi sono insufficienti.

C’è pure chi ha pensato di ovviare alla costruzione dell’ipogeo utilizzando il vicino Roof Garden magari con la realizzazione di una struttura aerea; idea da non sottovalutare specialmente per rivalutare uno degli angoli più belli della città.

Grande fermento, dunque, e per citare una frase del prof. Panuccio: “Il giorno del Museo è arrivato; siamo all’inizio di una battaglia di idee”.

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