Rosarno (Rc), Boldrini: “La politica rifletta sulle parole del Papa, la Camera dia segnale di unità”

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‘La politica, in materia di immigrazione, dovrebbe riflettere sulle parole di papa Francesco, che a Lampedusa ha parlato della nostra incapacita’ di piangere e di assumerci le nostre responsabilita”’. E’ quanto ha affermato a Rosarno la presidente della Camera, Laura Boldrini. ”La politica – ha aggiunto – dovrebbe anche uscire dalle contrapposizioni ideologiche, dal populismo e dall’utilizzo strumentale della materie migratorie, che devono essere governate con lucidita”’.

”Non si puo’ non riconoscere – ha detto ancora la presidente Boldriniche anche sul tema dell’emergenza immigrazione la politica ha avuto e continua ad avere responsabilita’. Non e’ accettabile l’improvvisazione, ne’ lasciare che i migranti vivano in condizioni disumane. Cosi’ come non e’ accettabile che i sindaci ed i cittadini della Piana di Gioia Tauro siano lasciati soli quando si occupano di immigrazione”. ”Lo stesso atteggiamento di indifferenza che c’e’ stato nei confronti dei migranti – ha sottolineato ancora la presidente della Camera – e’ stato riservato ai giovani calabresi vittime della crisi economica e che sono facile preda della ‘ndrangheta”.

”Proprio ieri la Commissione Giustizia della Camera ha approvato all’unanimita’ la riforma della norma sul voto di scambio, per la quale si e’ tanto battuto don Luigi Ciotti. Ci auguriamo che anche l’Aula dia lo stesso segnale” ha aggiunto la presidente. ”Nella riforma, che lunedi’ arrivera’ in Aula  si stabilisce che perche’ si configuri il voto di scambio politico-mafioso non sia necessaria una dazione di denaro, ma anche ogni altra utilita”’.

 ‘‘Sempre alla Camera – ha detto anchora la Boldrinisono state presentate due proposte di legge in tema di confisca di beni. La Camera ha gia’ approvato, inoltre, l’istituzione anche in questa legislatura della Commissione antimafia. Questo per mettervi al corrente dei provvedimenti in tema di lotta alla mafia che sono all’esame della Camera”. ”In un’economia debole come quella calabrese – ha concluso – la criminalita’ organizzata ha mano libera. Contro questa tendenza bisogna rendere ancora piu’ efficaci alcuni strumenti legislativi”.

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