Strage in Spagna, i superstiti raccontano l’inferno

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imagesIl treno ”andava molto veloce e alla curva ha cominciato a girarsi, mentre i vagoni sono finiti una sopra l’altro”. A parlare ai media locali e’ Ricardo Montesco, uno dei superstiti del convoglio ad alta velocita’ deragliato ieri sera a poca distanza dalla stazione di Santiago de Compostela, in Spagna. Il racconto e’ quello di uno scenario da ”girone dantesco”, come lo ha descritto il presidente della giunta regionale della Galizia, Alberto Nunez Fijoo. Ma fra i testimoni, anche se c’e’ chi dice di aver sentito un’esplosione (probabilmente il boato dell’urto), nessuno sembra ipotizzare un attentato. ”In nessun momento ho pensato che si trattasse di un attentato. Quando il treno ha imboccato la curva ho avuto la netta sensazione che stesse andando troppo veloce e poi c’e’ stato il deragliamento”, insiste Sergio, un altro passeggero reduce dall’incubo, mentre da Madrid anche il governo Rajoy fa sapere di propendere per la pista dell’incidente. ”Un sacco di gente e’ finita schiacciata sul fondo”, riprende Ricardo Montesco, raccontando il terrore vissuto quando ha capito, cercando di districarsi con altri fra le lamiere, che il suo vagone ”stava bruciando”. ”Ho visto molti cadaveri”, e’ la conclusione ad occhi sbarrati. Per la Spagna si tratta dell’incidente piu’ grave della storia ferroviaria moderna: il solo precedente paragonabile risale al 1980, quando un treno in viaggio fra Madrid e Valencia fu protagonista di un incidente in cui morirono 27 persone. Ma per qualche minuto qualcuno ha rivissuto addirittura la memoria degli attentati della strage di Madrid dell’11 marzo 2004, quando – allora si’ per mano del terrorismo – i morti furono 191 e i feriti centinaia. Un contesto diverso a quello di Santiago e tuttavia con immagini di morte non cosi’ lontane. ”Ho dinanzi agli occhi la scena di una catastrofe”, ha riferito al Pais online un altro viaggiatore, mentre un suo compagno di sventura ha descritto la sensazione di ”una serie di giri della morte” vissuti a bordo di un vagone dopo il deragliamento. Altri stentano a ricordare le fasi dell’incidente, ma raccontano di essersi ritrovati, dopo quella curva fatale e l’uscita dai binari, ”circondati di fumo e di cadaveri”. Mari, una donna che abita vicino al luogo del disastro e che e’ corsa fra i primi a prestare soccorso, ha detto a sua volta alla radio Cadena Ser d’aver assistito alla scena mentre stendeva i panni. E stata lei a raccontare di aver sentito ”un’esplosione” e visto poi un ammasso ”di polvere e rovine”. ”Mio Dio – ha esclamato con voce rotta – quanti morti”.

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