Treno deragliato in Galizia, 77 morti: tantissimi in fila per donare il sangue negli ospedali di Santiago e La Coruña

StrettoWeb

di Lorenzo Pasqualini – Centinaia di persone si sono riversate ieri notte, appena saputo dell’incidente ferroviario sulla linea Santiago-Ferrol, negli ospedali di Santiago de Compostela e La Coruña, per donare il loro sangue.

Di fronte alla gravità del disastro, con al momento 77 cadaveri estratti dalle lamiere e centinaia di feriti, le autorità avevano lanciato un appello alla donazione di sangue per far fronte all’emergenza. Gli abitanti delle città più vicine al luogo dell’incidente, si sono così riversati negli ospedali per la donazione. Le code sono state così lunghe da obbligare gli ospedali a posticipare i prelievi ai giorni prossimi. Intanto i proprietari di locande e alberghi hanno messo a disposizione le loro stanze per ospitare gratuitamente i familiari delle vittime.

Erano le 20.41 di ieri 24 luglio 2013 quando un treno di alta velocità Alvia, della Renfe (la Red Nacional de los Ferrocarriles Españoles) che viaggiava fra Ferrol e Santiago de Compostela, deragliava in prossimità di una curva. Secondo le prime ricostruzioni il treno viaggiava a una velocità molto più alta di quella consentita, in quella che era considerata  una curva particolarmente pericolosa. Nel treno si trovavano 250 persone.

Quello di ieri è stato l’incidente ferroviario peggiore degli ultimi 40 anni in Spagna, fatta eccezione per gli attentati terroristici ai treni di Madrid dell’11 marzo 2004. L’incidente più grave avvenne il 21 luglio 1972 presso El Cuervo (Siviglia), quando due treni si scontrarono frontalmente. L’impatto quella volta causò 86 morti, molti dei quali erano bambini.

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