Voto di scambio, Lombardo: “La magistratura non ha una grande simpatia per me”

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Voto di scambio? Abbiamo l’onere di dover dimostrare che la prova non c’e’. Nessuno scambio. Purtroppo il polverone, visto il mio nome, servira’ a coprire i veri scambi che ci sono stati. E sono molteplici, almeno, dalle voci che io ho raccolto numerose intorno alle scorse elezioni regionali che si sono fatte il 28 ottobre”. Lo ha detto l’ex presidente ella Regione Siciliana Raffaele Lombardo commentandoai microfoni dei giornalisti l’avviso di garanzia ricevuto insieme con il figlio Toti nell’ambito di un’inchiesta per voto di scambio avviata dalla Procura. Uno di loro gli ha chiesto se credeva ci fosse una persecuzione nei suoi confronti e Lombardo ha risposto: ”No, per carita’. Diciamo che non c’e’ una grande simpatia. Ma fin quando era nei miei confronti lo potevo anche capire. Ma anche verso mio figlio? Ma e’ una questione di specie? Mio figlio non c’entra nulla. Se posso permettermi un termine che non vuole essere irrispettoso nei confronti della magistratura, e’ una cosa eccessiva”. ”Non mi sento perseguitato – ha concluso – mi sento stimolato, ovviamente, a dimostrare che non e’ vero nulla e che non c’e’ nessun reato”.

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