Purtroppo, come ho detto poco sopra, la crisi, o altri fattori non certamente qui citabili (relativamente ad attuali stagioni in teatri siciliani) hanno tarpato le ali a questo gioiello calabro-siciliano (che dunque tengo ad evidenziare nella sua doppia natura, che convive perfettamente e, da sempre, con ottimi successi, su ambedue le sponde); Messina ha tuttavia messo in cartellone, per la stagione lirica 2012/2013, solo il Rigoletto di Verdi; Reggio, nemmeno quello! E per l’anno venturo, si prevede, purtroppo, qualcosa di ancor più nero. La lirica nello stretto sta, ahimè, così piangendo, ed un tempo (almeno in parte) fiorente, sta cadendo in basso e, sicuramente, amaramente; purtroppo tuttavia non si comprende che facendo lirica (come ovviamente ogni altro tipo di rappresentazione teatrale) si apporta solamente ricchezza e benessere, turismo e solo introiti, e poi, cosa ancor più importante, cultura, la quale, in questo periodo nero, sta forse cadendo in disuso, o sta divenendo meno importante; ci dobbiamo tuttavia forse anche ricordare che essa, e solo essa è il simbolo di ciò che siamo, di ciò che siamo stati e di ciò che, ovviamente, saremo. E la lirica, a riguardo, è simbolo e manifestazione perfetta di ciò che vuol dire italianità: essa è infatti nata in Italia ed è un suo indubbio fiore all’occhiello: riprendere a fare una stagione lirica sulle sponde dello stretto sarebbe dunque foriero solo di cultura e ricchezza. Il coro Cilea, in quanto a ciò, si è meritato un posto di primo piano nelle stagioni liriche nello stretto ed è l’esemplificazione di ciò che vuol dire lirica in seno a tale zona. Invio infine un grande augurio da parte mia e dell’intera redazione a tale radiante gioiello perché torni a risplendere come esso merita, e che non incappi in miserrime situazioni, quale quella attuale, momento in cui si ritrova a non svolgere stagioni liriche che, presso dei teatri estivi siciliani, attualmente si svolgono con un certo taglio della spesa ma anche, naturalmente, con un conseguente taglio della qualità, come anche molti giornali hanno fatto notare. Esorto, a nome di tutto il giornale, ad una maggiore sensibilizzazione dell’opinione pubblica perché la lirica rifiorisca sulle sponde dello stretto di Messina e, ovviamente (come d’altronde è sempre stato), nelle zone ad esse limitrofe, con eccelsa grandezza, della quale il coro Cilea unitamente alle due orchestre dello stretto e a tutte le maestranze (sarte, tecnici, macchinisti, maestri collaboratori, comparse) che nel corso degli anni hanno rappresentato un potenziale artistico di indubbia bravura e professionalità, sono stati e saranno, indubbiamente forieri.
Il prestigioso Coro Lirico “F. Cilea” di Reggio Calabria e la lirica d’eccellenza dello Stretto di Messina
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