Pupillo dell’illustre Prof. Antonio Piromalli, appassionato studioso della cultura meridionale e calabrese, è stato il “Professore” di Lettere dalle molte sfaccettature per le diverse e numerose attività svolte. Scrittore, saggista, critico letterario, giornalista pubblicista, ha ricoperto, anche, diversi incarichi tra cui quello di Prorettore presso l’Università per Stranieri di Reggio Calabria e di direttore de “la Riviera”. Rigoroso nei suoi propositi e fedele ai suoi principi, aveva affermato: “Il nostro dovere – c’è bisogno di dirlo? – da assolvere è quello che ci obbliga alla difesa dialettica della Calabria come uomini e come giornalisti”.
Grande intellettuale e abilissimo oratore, anticonformista e alquanto determinato nella battaglia delle idee, ha espresso il suo pensiero aperto e dinamico, attraverso una scrittura incisiva e spesso tagliente. Numerose le pubblicazioni, molte delle quali ambientate nel Meridione e nella sua Calabria: I fatti di Melissa (1976), Processo a mezzo stampa. Il 7 aprile (1982), Stragi di Stato nel Mezzogiorno contadino (1985), Il giallo colore del sangue di Luino (1990).
Come critico letterario e storico della letteratura sono, inoltre, da ricordare: Un popolo in fuga (1982), L’uomo, la donna, il letterato (1984), Benedetto Croce e gli studi di letteratura calabrese (2003) e la monumentale Storia della letteratura calabrese (2008-2009).
Loreley Rosita Borruto
Presidente del Centro Internazionale Scrittori della Calabria