Marsala (Tp), gli insulti alla coppia omosessuale sono una bufala! Quando gli scherzi sono di cattivo gusto…

StrettoWeb

Proprio all’indomani del suicidio del giovane gay romano, che si è tolto la vita per il peso eccessivo del suo orientamento sessuale, due sedicenti omosessuali hanno pensato di architettare uno scherzo di cattivo gusto. Un paio di giorni fa, infatti, anche Strettoweb ha riportato la notizia secondo la quale a Marsala, in provincia di Trapani, una coppia gay aveva subìto pesanti insulti in un villaggio turistico. Molte testate giornalistiche, e molte agenzie di stampa hanno “abboccato” alla bufala. Alessio Conte, 42 anni, barbiere di Frosinone, in vacanza all’Hotel Delfino di Marsala con il compagno Diego, ha messo in piedi una storiella, che però, come tutte le bugie, ha avuto le gambe corte. Repubblica, appresa la notizia, ha deciso di indagare sulla vicenda, raccogliendo qualche elemento più concreto, una testimonianza, un’immagine: qualcosa che rafforzasse la veridicità dell’accaduto. Ma è stato a questo punto che il castello di carta di Conte è cominciato a crollare. Anche se in un primo momento, l’uomo si è dimostrato disponibile a parlare con i giornalisti, non è riuscito a celare i suoi punti deboli.

Intanto perché l’Hotel Delfino, interpellato dal giornale, afferma di non aver mai ospitato Alessio e il suo compagno Diego. Nella stanza indicata dalla coppia non sono presenti due uomini, anzi: i loro nomi non compaiono nel registro. Insomma, in quell’Hotel, che pure ci ha rimesso la faccia, i due gay “maltrattati” non ci sono mai stati! Alessio Conte, interpellato da Repubblica, non riesce nemmeno a fornire le immagini dei bigliettini di scherno che i turisti avrebbero indirizzato a lui e al suo compagno.Prende tempo, mentre il suo compagno non vuole avere nessun contatto con la stampa.  A questo punto anche l’Hotel, indignato per l’incresciosa situazione, ha chiesto dei chiarimenti ad Alessio Conte, che comunque non si è mai presentato all’appuntamento. Infine, l’uomo, si tradisce affermando che lui e il suo compagno non si trovavano in quell’albergo ma in un villino adiacente, il 495. Ma l’Hotel conferma che i villini in questione non vengono identificati con numeri, ma con lettere. Insomma, la bufala non ce la fa proprio a stare in piedi. Ricontattato da Repubblica, Alessio Conte dice di trovarsi a Palermo e di non voler avere più contatti con la stampa perché il suo compagno è molto infastidito. Ai lettori non resta che indignarsi di fronte a un atto così vile, specialmente quando mentre un ragazzo si toglie la vita per la difficoltà di affrontare le conseguenze del suo orientamento sessuale, a Marsala due persone decidono di prendersi gioco di un problema così serio come l’odio verso la diversità, di qualunque tipo essa sia.

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