Nuova chiusura, ennesima emergenza!? Se è vero che “repetita iuvant”, qui, in riva allo Stretto c’è ancora tanto da imparare. La discarica di Mazzarà da domani sarà offlimits per i mezzi di Messinambiente che non potranno più scaricare i rifiuti, e dunque si annuncia un’altra emergenza pattume. Messina, sul filo del rasoio, era riuscita ad evitare l’accumulo di cataste di immondizia nel periodo di ferragosto, ma questa volta sembra proprio non esserci scampo.
La clamorosa notizia è giunta al termine dell’incontro che si è svolto in presso il palazzo del Governo al quale hanno partecipato rappresentanti del Comune, di Ato 3 e di Tirrenoambiente (l’azienda che gestisce la discarica). E’ stato proprio il consiglio di amministrazione della Tirrenoambiente ad assumere l’estrema decisione che non giunge per caso. Anzi, era stata annunciata a più riprese dal presidente Antonello Crisafulli, il quale – in seguito all’accordo in extremis siglato per salvare Messina dal pattume nel periodo di ferragosto e della Vara – aveva concesso una proroga di una settimana a patto che il Comune avesse votato la delibera che avrebbe dovuto aprire la strada per accedere al fondo di rotazione regionale, necessario a coprire il debito contratto. Purtroppo, le varie sedute del Civico Consesso hanno semplicemente prodotto un rinvio dopo l’altro, generando inevitabilmente la peggiore delle ipotesi: un’altra emergenza rifiuti, in una città (va sottolineato ad onor di cronaca) dove la raccolta della spazzatura non procede proprio regolarmente.
La “famosa” delibera che potrebbe, una volta per tutte, sciogliere il rebus dei debiti Ato, è stata ritirata per ben tre volte e adesso bisognerà attendere il 2 settembre, giorno in cui si tornerà in aula, per discutere il documento modificato secondo le richieste dei consiglieri. Nel frattempo, l’amministrazione è lavoro per cercare in tutti i modi di poter limitari i danni, ma stando ai fatti è davvero difficile non pensare al peggio.
