Riace (Rc), la storia di Daniel, grande esempio d’integrazione

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Si chiama Daniel Yaboah, ha 32 anni e vive in Italia dal 2008 con la sua famiglia. La storia di quest’uomo di origini ghanesi funge da esempio massimo di integrazione e accoglienza. Daniel è approdato a Lampedusa nel 2008 e l’anno successivo si è trasferito a Riace, in provincia di Reggio Calabria. Qui i due hanno trovato subito lavoro presso una cooperativa per la raccolta differenziata dei rifiuti che viene fatta porta a porta. Con un carretto trainato da un’asina, Daniel svolge il suo lavoro ogni giorno e guadagna poco meno di mille euro al mese. ‘‘Mi trovo benissimo a Riace – racconta – il sindaco, Domenico Lucano, mi ha aiutato ad integrarmi ed ho trovato lavoro in questa cooperativa. Sono felice di stare qua a Riace perche’ la gente e’ brava, accogliente ed ospitale”. Dopo essersi stabiliti a Riace, Daniel e sua moglie hanno avuto due figli: Cosimo di 4 anni e Domenico, di 5 mesi.  ‘‘Con mia moglie ed i miei due figli – ha aggiunto – viviamo una vita serena e felice. Ci troviamo benissimo. Lavoro per la raccolta differenziata dei rifiuti che a Riace viene fatta porta a porta e come compagna di lavoro ho la mia Bella, un’asina che tira il carretto utilizzato per raccogliere i rifiuti”. Riace, piccolo comune composto da 1.800 abitanti, è rinato proprio grazie ai progetti di accoglienza per gli immigrati. Progetti che hanno risollevato molti servizi, come anche la scuola. E, inoltre, dopo la fondazione di alcune cooperative, si sono accresciute le possibilità di occupazione nel settore terziario.

 

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