San Giovanni in Fiore (Cs), morto per sangue infetto nella sacca: allerta nazionale sul sapone utilizzato

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Cesare Ruffolo è morto per aver ricevuto sangue infetto durante una trasfusione. Ed è dall’ospedale di San Giovanni in Fiore che il 3 luglio partì la sacca contenente il plasma per arrivare un paio d’ore dopo a Cosenza. Dunque è da lì che i Nas hanno iniziato a cercare gli elementi utili per capire come fosse andata. Sono stati compiuti alcuni accertamenti  sul sapone utilizzato dai sanitari per l’igiene delle mani e nel quale venne isolato il germe patogeno rinvenuto poi nella sacca di sangue. Dal rapporto dei Nas, la ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, ha intuito come funzionano le cose all’ospedale di Cosenza. Così ha deciso di mandare i suoi ispettori a controllare. Questi dovranno verificare se esistono realmente le criticità segnalate dai carabinieri. Dopo i controlli sul sapone utilizzato, è scattata l’allerta nazionale. Si tratta infatti di un detergente prodotto da un’azienda che ha sede al nord Italia.

 

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