In Svizzera un referendum popolare sulla centrale a carbone di … Saline Joniche (RC)!

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Centrale Saline JonicheTrova le differenze tra noi (Italia) e loro (Svizzera)! Non vogliono che aziende a partecipazione pubblica investano in centrali a carbone? Loro attraverso un’iniziativa popolare il 22 settembre 2013 andranno a votare, noi in Italia invece ancora facciamo proteste, striscioni sui balconi e ricorsi al TAR.

E questa è una sola delle tante differenze tra l’Italia e la Svizzera, che ha dimostrato quale sia la vera democrazia diretta, che nel nostro Paese tanto agogniamo…

Gli abitanti del canton Grigioni saranno chiamati nei prossimi giorni a dare il proprio parere su una questione che ci riguarda da vicino trattandosi, infatti, del progetto della multinazionale Repower di costruire a Saline Joniche una centrale termoelettrica a carbone da 1320 megawatt.

Da quando la decisione se costruire una centrale a carbone a Saline spetta agli svizzeri? Da quando la maggioranza del parlamento cantonale si è schierata contro l’iniziativa della Repower di investire in Calabria  per il potenziale impatto dell’impianto sull’ambiente circostante e per le considerevoli emissioni di CO2.

Insomma, gli svizzeri che si preoccupano della salute dei calabresi…bisognerebbe ringraziarli!

Ma nel caso di un sì all’iniziativa grigionese, davvero si accantonerebbe l’idea di costruire la centrale?

La certezza non c’è dal momento che la società ha ripetutamente affermato che il progetto, ove fosse bloccato dal referendum svizzero, verrebbe comunque ripreso e condotto a termine dai suoi partner italiani, che tuttavia a loro volta dovrebbero far fronte ai numerosi ricorsi pendenti presso il TAR del Lazio.

La questione della centrale a carbone di Saline Joniche, dunque, rischia di far infervorare i sempre pacifici e neutrali svizzeri. Questa volta alle ragioni ambientali e della salute dei calabresi preferiranno la redditività del carbone e della dipendenza energetica dell’Italia dell’estero?

La parola adesso al popolo…svizzero! Quant’è strana la democrazia…

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