E questa è una sola delle tante differenze tra l’Italia e la Svizzera, che ha dimostrato quale sia la vera democrazia diretta, che nel nostro Paese tanto agogniamo…
Gli abitanti del canton Grigioni saranno chiamati nei prossimi giorni a dare il proprio parere su una questione che ci riguarda da vicino trattandosi, infatti, del progetto della multinazionale Repower di costruire a Saline Joniche una centrale termoelettrica a carbone da 1320 megawatt.
Insomma, gli svizzeri che si preoccupano della salute dei calabresi…bisognerebbe ringraziarli!
Ma nel caso di un sì all’iniziativa grigionese, davvero si accantonerebbe l’idea di costruire la centrale?
La certezza non c’è dal momento che la società ha ripetutamente affermato che il progetto, ove fosse bloccato dal referendum svizzero, verrebbe comunque ripreso e condotto a termine dai suoi partner italiani, che tuttavia a loro volta dovrebbero far fronte ai numerosi ricorsi pendenti presso il TAR del Lazio.
La questione della centrale a carbone di Saline Joniche, dunque, rischia di far infervorare i sempre pacifici e neutrali svizzeri. Questa volta alle ragioni ambientali e della salute dei calabresi preferiranno la redditività del carbone e della dipendenza energetica dell’Italia dell’estero?
La parola adesso al popolo…svizzero! Quant’è strana la democrazia…