Reggio, aspettando i grillini ecco i primi nomi per palazzo San Giorgio. Partita a scacchi senza precedenti

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Sarà una partita di scacchi lunga ed estenuante. Le mosse saranno silenti e metodiche, chi avrà in mano la “Donna” potrà essere decisivo. Ma “alfieri”e “torri” avranno il compito di contrastare il “Re” e metterlo “sotto scacco” per puntare allo “scacco matto”.

La scacchiera però non sarà quella tradizionale bianco e nera, piuttosto avrà i colori dello Stretto e le pedine saranno uomini in carne e ossa. E così che si giocherà la prossima corsa alla poltrona di Sindaco di Reggio Calabria.

Reggio Palazzo San GiorgioUna partita aspra, che preventivamente si annuncia anche “cattivella”, se non fosse perché dopo dieci anni di centrodestra (Scopelliti per sette anni, Raffa e Arena uno e mezzo a testa) il centrosinistra annusa odore di successo come lo squalo che annusa la sua preda in mare aperto.

Ma i giochi non sono fatti. Tutt’altro.

Il centrosinistra in questi anni, tanto a livello locale quanto nazionale, ha dimostrato di saper perdere bene compiendo imprese impensabili (non ultima la debacle del febbraio scorso). Ed è lì che si annidano le preoccupazioni di un Partito democratico per cui, molti elettori, hanno deciso di chiamare in causa i vecchi e cari Ghostbusters per eliminare i fantasmi.

falcomatàIl tavolo dei “democrat” è affollato: in prima file scalpita Giuseppe Falcomatà, figlio dell’Italo Sindaco, trent’anni tra pochi giorni, giovanissimo che sta lavorando da mesi ad una possibile candidatura.
E’ infatti impegnato in una doppia operazione preliminare ad una competizione elettorale: il reclutamento dei candidati per la composizione di liste civiche (quelle che di solito decidono le sorti di una partita così equilibrata) e la creazione di alcuni movimenti associativi impegnati oggi sul territorio con iniziative concrete e programmatiche (vedi Re.Se.t ma non solo).

massimo canale 02La candidatura di Falcomatà non è però così scontata come qualcuno vuol far credere. Il Pd è una perenne pentola a pressione, e nei democrat quello che appare scontato nei fatti non lo è. Anche Massimo Canale vuole essere della partita: già candidato sindaco nel 2011, Canale è forte del risultato ottenuto in quella occasione quando raccolse parecchie migliaia di preferenze più delle sue liste, frutto di una campagna elettorale sul territorio.  Non cederà di un metro, statene certi.
Ma della competizione questa volta vorrà essere anche Domenico (Mimmo) Battaglia. Consigliere provinciale, ala moderata del Pd, figlio dell’ex sindaco Piero, questa volta Battaglia (c’è da giurarci) non si tirerà indietro “su gentile richiesta” ma anzi rilancerà con ogni pedina possibile. La sua figura, infatti, potrebbe “prendere” anche una parte di elettorato del centrodestra.

Andrea CuzzocreaAccanto agli uomini di partito, c’è una processione di figure esterne pronte ad abbracciare la  sfida: il primo nome che sovviene è quello di Andrea Cuzzocrea, presidente di Confindustria Reggio, che in molti danno per essere uno dei più probabili candidati del centrosinistra senza passare nemmeno dalle primarie, attraverso il solo si di una coalizione più ampia che ingloba anche il Centro democratico guidato dal consigliere regionale Pasquale Tripodi.

Le smentite di Cuzzocrea fanno a pugni con l’ultimo botta e risposta avuto per mezzo stampa con il presidente della Regione Scopelliti: una polemica che sapeva di bagarre politica.

E il centrodestra?

Dopo dieci anni di governo il centrodestra si appresta alla più difficile campagna elettorale cittadina e ci arriva diviso. Sicuramente non compatto.

RaffaCon l’intervista rilasciata ieri alla Gazzetta del Sud, il Presidente della Provincia Giuseppe Raffa ha di fatto ufficializzato la sua scelta di essere della partita. Anche perché, dal prossimo anno, gli Enti provinciali andranno a chiudere bottega e si dovrà avviare il percorso che porterà alla Città Metropolitana. Sarà dunque Raffa il candidato di una porzione di centrodestra, quella facente riferimento all’ex parlamentare Nino Foti: insomma quella parte di opposizione aspra a Scopelliti. Sull’opzione Raffa lavorano comunque anche alcuni settori della società civile.

daniele romeoE il gruppo “scopellitiano” su chi punterà? Per la risaputa vicinanza al Governatore appare scontata e per questo troppo banale l’ipotesi che porta a Daniele Romeo, 33enne coordinatore del Pdl reggino, reduce da una lunghissima militanza politica e da due esperienze a palazzo San Giorgio. Un nome, questo, che affascina molti nel centrodestra specie la corrente più giovanile che spinge per avere un suo rappresentante diretto nella corsa al Comune.

Più probabile invece, che l’ala dura e pura del Pdl scelga di puntare su politici esperti, di carisma, e che da sempre si relazionano ottimamente con il territorio consapevoli che questa volta la competizione elettorale sarà strategicamente complicatissima. Possibile comunque che il centrodestra arrivi alle prossime elezioni con due candidati differenti.

Edoardo Lamberti-CastronuovoDa centrista o espressione della società civile e del mondo imprenditoriale, infine, sembra essere scontata la candidatura di Eduardo Lamberti Castronuovo, Assessore provinciale alla cultura e alla Legalità, che sotto le sigla di alcune liste civiche è pronto a condurre la sua “passionaria” corsa elettorale.

Avvolti nel misteri i movimenti “grillini”: scontata un’autonoma candidatura, i 5 Stelle serrano le fila e, a breve, potrebbero avviare le consultazioni online per la composizione delle liste e la scelta del proprio uomo in corsa per la poltrona numero di uno di palazzo San Giorgio.

Certo è che tutti, però, in attesa dello “scacco matto” dovrebbero quanto meno abbozzare uno straccio di programma credibile per la città magari ampliando la discussione lanciata nei giorni scorsi da Romeo e rilanciando con altre e più approfondite azioni da intraprendere per una Reggio che oggi è clamorosamente paralizzata.

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