Sarà una partita di scacchi lunga ed estenuante. Le mosse saranno silenti e metodiche, chi avrà in mano la “Donna” potrà essere decisivo. Ma “alfieri”e “torri” avranno il compito di contrastare il “Re” e metterlo “sotto scacco” per puntare allo “scacco matto”.
La scacchiera però non sarà quella tradizionale bianco e nera, piuttosto avrà i colori dello Stretto e le pedine saranno uomini in carne e ossa. E così che si giocherà la prossima corsa alla poltrona di Sindaco di Reggio Calabria.
Ma i giochi non sono fatti. Tutt’altro.
Il centrosinistra in questi anni, tanto a livello locale quanto nazionale, ha dimostrato di saper perdere bene compiendo imprese impensabili (non ultima la debacle del febbraio scorso). Ed è lì che si annidano le preoccupazioni di un Partito democratico per cui, molti elettori, hanno deciso di chiamare in causa i vecchi e cari Ghostbusters per eliminare i fantasmi.
E’ infatti impegnato in una doppia operazione preliminare ad una competizione elettorale: il reclutamento dei candidati per la composizione di liste civiche (quelle che di solito decidono le sorti di una partita così equilibrata) e la creazione di alcuni movimenti associativi impegnati oggi sul territorio con iniziative concrete e programmatiche (vedi Re.Se.t ma non solo).
Ma della competizione questa volta vorrà essere anche Domenico (Mimmo) Battaglia. Consigliere provinciale, ala moderata del Pd, figlio dell’ex sindaco Piero, questa volta Battaglia (c’è da giurarci) non si tirerà indietro “su gentile richiesta” ma anzi rilancerà con ogni pedina possibile. La sua figura, infatti, potrebbe “prendere” anche una parte di elettorato del centrodestra.
Le smentite di Cuzzocrea fanno a pugni con l’ultimo botta e risposta avuto per mezzo stampa con il presidente della Regione Scopelliti: una polemica che sapeva di bagarre politica.
E il centrodestra?
Dopo dieci anni di governo il centrodestra si appresta alla più difficile campagna elettorale cittadina e ci arriva diviso. Sicuramente non compatto.
Più probabile invece, che l’ala dura e pura del Pdl scelga di puntare su politici esperti, di carisma, e che da sempre si relazionano ottimamente con il territorio consapevoli che questa volta la competizione elettorale sarà strategicamente complicatissima. Possibile comunque che il centrodestra arrivi alle prossime elezioni con due candidati differenti.
Avvolti nel misteri i movimenti “grillini”: scontata un’autonoma candidatura, i 5 Stelle serrano le fila e, a breve, potrebbero avviare le consultazioni online per la composizione delle liste e la scelta del proprio uomo in corsa per la poltrona numero di uno di palazzo San Giorgio.
Certo è che tutti, però, in attesa dello “scacco matto” dovrebbero quanto meno abbozzare uno straccio di programma credibile per la città magari ampliando la discussione lanciata nei giorni scorsi da Romeo e rilanciando con altre e più approfondite azioni da intraprendere per una Reggio che oggi è clamorosamente paralizzata.