Reggio, confiscati beni a imprenditore per 20 milioni di euro

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La Direzione Investigativa Antimafia di Reggio Calabria ha eseguito la confisca dei beni dell’imprenditore 56enne Francesco Gregorio Quattrone. L’uomo già nel 2000 era stato destinatario di una misura di prevenzione della sorveglianza speciale e aveva l’obbligo di soggiornare nel comune di residenza per due anni. Quattrone era coinvolto nell’operazione “Olimpia 1”, ritenuto presunto affiliato della cosca di Libri, è stato poi prosciolto dal gup presso il Tribunale di Reggio Calabria. Nel 2010 fu emessa un’ordinanza di custodia cautelare nei suoi confronti in quanto presunto responsabile di aver fatto parte dell’associazione per delinquere di stampo mafioso denominata “cosca Libri”. Ma successivamente la sezione del riesame del tribunale ha disposto l’annullamento di tale ordinanza, poichè non vi erano gravi indizi di colpevolezza.
Il provvedimento di oggi emesso dalla sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Reggio, invece, è scattato a seguito di una serie di lunghi accertamenti patrimoniali che hanno permesso di risalire ai beni mobili e immobili riconducibili a Quattrone. E’ emersa dunque una notevole sproporzione tra i redditi dichiarati dall’imprenditore e l’effettivo patrimonio dello stesso. In particolare sono stati sottoposte a confisca 59 unità immobiliari e produttive: il patrimonio aziendale della ditta “L’Arca di Joli” a Gallina di Reggio Calabria, comprendente il ristorante e l’albergo omonimo, la pizzeria “Unicità” e la sala ricevimenti con giardino “Luxury Ridge”. Sono stati confiscati inoltre vastissimi appezzamenti di terreno agricolo per un’estensione di 360.000 metri quadri; 16 fabbricati; 2 conti correnti societari ed una polizza assicurativa. Il tutto per un valore totale di 20 milioni di euro.

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