Frase al limite del populismo, della scontata banalità, ma profondamente vera per una città che si candida a capitale della cultura e ancora abbandona i rifiuti per strada, con un’evidente e profonda spaccatura tra le ambizioni e le prospettive di una classe dirigente che guarda al futuro nonostante le grandi difficoltà del momento, e una base sempre più scettica, distaccata e a volte masochista e addirittura incivile, come nel caso in questione.
“La rovina di Reggio sono i reggini“- accusano alcuni- e come dargli torto quando, magari, colui che ieri ha abbandonato il materasso o gli altri che giornalmente lo imitano erano i primi, che durante l’emergenza spazzatura si lamentavano della Leonia, delle inefficienze dei politici, delle difficoltà del Comune e del menefreghismo della Regione per il fatto che non venivano raccolti i rifiuti sotto la loro abitazione. Così è davvero comodo per tutti. L’emergenza-rifiuti, fortunatamente, è alle spalle da mesi, la spazzatura è stata raccolta e il vecchio materasso, la lavastoviglie rotta, lo scaldabagno li prenderanno la notte “quelli della Leonia“.
Ma la poca “civiltà” che talvolta dimostriamo è lampante anche nella raccolta differenziata. Altra nota dolente!
Nessuno si senta colpito da queste parole…non è un j’accuse contro la cittadinanza, ma è un modo per stimolare la città a crescere, e di divulgare la campagna lanciata in questi giorni dalla Leonia “Facciamo la differenziata“.
Altrimenti altro che Reggio “bella e gentile” e ambiziosa “capitale della cultura“…DIFFERENZIAMOCI!