Reggio, in manette due operai per furto di pali in ferro per la costruzione di guardrail

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Un'auto dei CarabinieriAvevano curato ogni dettaglio organizzativo, pensavano di non destare nessuna attenzione nei loro confronti. Normali operai di una ditta impegnata nei lavori di ammodernamento del tratto Bagnara Calabra, i quali a bordo di un grosso camion della loro ditta, trasportano materiale edile nuovo di zecca, in parte ancora avvolto nella loro confezione originale. Avevano però dimenticato un dettaglio, quello che non sempre il sabato le imprese edili effettuano la loro attività, la presenza degli stessi nella periferia cittadina aveva, pertanto, insospettito i militari dell’Aliquota Radiomobile della Compagnia di Reggio Calabria i quali per questo motivo avevano effettuato dei controlli all’interno di un’impressa specializzata nella demolizione e riciclo di materiale ferroso. I due all’atto dell’intervento avevano già scaricato il prezioso carico consistente in pali in ferro utilizzati per la costruzione dei guard-rail sull’autostrada. Alla richiesta di spiegazioni da parte dei militari i due non sapevano fornire una giustificazione plausibile, per questo motivo venivano approfonditi i controlli. Con grande sorpresa si scopriva che i due, regolarmente impiegati presso una ditta edile, di cui uno con funzioni di capo cantiere,  impegnata nei lavori del tratto autostradale all’altezza di Bagnara Calabra, nella mattinata in cui erano liberi dalle attività lavorative, avevano asportato dal loro cantiere dove in quel momento non vi era nessuno, 115 quintali di pali di ferro, non per fare degli straordinari sul lavoro bensì per trarne un guadagno illecito. Si erano rivolti ad una ditta specializzata per il riciclo di materiale ferroso dove sarebbero stati modificati nella forma e nella dimensione infatti alcuni pali erano già stati sottoposti al processo di riciclo e quindi inseriti nella pressa. Nel corso della perquisirne personale dei due operai i militari rinvenivano la somma di euro 1.390, provento della vendita del materiale ferroso. Il denaro rinvenuto veniva sottoposto a sequestro mentre i pali venivano restituiti al legittimo proprietario, titolare della ditta, insieme al veicolo utilizzato dai due al fine di non creare problemi nella prosecuzione dei lavori autostradali. I due che venivano invece tratti in arresto con l’accusa di furto aggravato. Queste le generalità degli arrestati:

–    LOVIZIO ELIA, classe 74, di Atena Lucana Scalo (SA), pregiudicato;
–    PACCA Giovanni, classe 79, di Pannarano (BN), incensurato.
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