Tv, Squadra Antimafia: tutti alla ricerca del piccolo Leonardino

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553117_612282178822866_529103885_nOrmai si è capito che la 5 serie di Squadra antimafia avrà come motivo principale la ricerca del piccolo Leonardino, per il cui  rapimento si scatenano contrasti tra clan  e tra membri della stessa famiglia, quella dei potenti Ferro, il cui principale esponente, Oreste, non intende sfruttare il bambino per giochi mafiosi che riguardano droga, riciclaggio di denaro sporco, speculazione nel settore delle energie alternative e quant’altro, e per questo cerca di dissuadere anche il figlio Achille, il quale però rinnega l’autorità paterna e, forte del cospicuo bottino che può fruttare il riscatto, si parla di ben 400 milioni di euro, convince gli altri membri del clan ad entrare nel losco intrigo. Che dire di Calcaterra ? sembra ormai ridotto a fantoccio alla mercè di una Rosy Abate sempre più spregiudicata, che giunge sempre prima della polizia, che arriva dove vuole e che facendo leva sulle proprie armi  sottili femminili  seduce il bel questore, consapevole che ormai è completamente in sua balìa e può manovrarlo a proprio piacimento. Calcaterra si può dire viva di rendita perché il Capo Licata continua ad aver fiducia nelle sue capacità, nonostante la collega, il vice questore a Catania  Lara Colombo, abbia già capito che forti sentimenti personali agitano l’animo del collega Domenico  offuscandone la mente. Anche Sandro, che ha già vissuto situazioni delicate tra sentimenti personali e doveri professionali, cerca di scuotere Calcaterra dalla trance in cui si è fatto irretire dalla giovane mamma mafiosa, che non conosce alcun limite alle proprie azioni pur di raggiungere lo scopo che si prefigge, sia che si tratti del ritrovamento del figlio o di una grossa operazione di guadagno.  Sfida tutti Rosy, sentendosi onnipotente e, ormai disperata, sfrutta un  notiziario televisivo per chiedere con la forza collaborazione ad un giovane giornalista a lei sconosciuto e che ha fatto dell’antimafia la propria bandiera. L’inserimento di Siddharta, il celebre romanzo di Hermann Hesse, che Sandro riceve in dono dalla sua trainer-amica, accende una fiammella che non basta però, a mio avviso, a sollevare il livello della fiction, il cui ascolto rimane sempre accettabile, ma più per forza di inerzia, invece che per meriti attuali. Tenuto conto della grande popolarità di Marco Bocci, alias Domenico Calcaterra, che in questa  stagione estiva  ha superato in click su google  anche Papa Francesco, il fatto che l’ormai vecchietto Montalbano, giunto alla nona serie, superi in ascolti la Squadra, in passato sempre vincente, la dice lunga sul logorio di idee di Valsecchi.

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