Afghanistan: un siciliano al comando dell’unità che assiste l’esercito locale

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Il Col. Marco Avaro

Presso la base di “Camp Zafar” il colonnello Maurizio Sulig ha ceduto ieri al pari grado Marco Avaro il comando del  Military Advisor Team (MAT), l’unità italiana che assiste il 207° Corpo d’Armata dell’esercito afghano nel proprio processo di crescita.

Il nuovo comandante, il colonnello Marco Avaro, è un siciliano doc. Nato a Catania il 3 marzo del 1966, dopo aver frequentato le scuole elementari, le medie e il liceo scientifico nella città  natale, è entrato all’Accademia di Modena uscendo con il grado di sottotenente. Al termine dell’iter formativo previsto per gli ufficiali dell’esercito del ruolo normale presso la Scuola di applicazione di Torino, è stato trasferito in Sicilia, dove ha comandato il plotone e la compagnia presso l’allora 62° battaglione corazzato”Iero” alla caserma Sommaruga di Catania. Al termine del corso di Stato Maggiore presso la Scuola di Guerra di Civitavecchiaè divenuto pilota di elicotteri, andando negli anni, a comandare lo squadrone di volo al 26° gruppo AVES “Giove” di Pisa e il 2° reggimento AVES “Sirio” di Lamezia Terme. Laureatosi in Scienze Strategiche a Torino, ha conseguito un master in Project Management a Washington negli Stati Uniti. Sposato con due figli risiede a Capomulini, mentre i genitori continuano vivono in centro a Catania.

Il compito principale affidato ai Military Advisor Team è di assistere l’esercito afghano nel conseguimento del necessario grado di autonomia, nel quadro del processo di transizione che prevede il trasferimento della responsabilità della sicurezza alle autorità locali entro il 2014.

Nel corso dei sei mesi di attività al comando del colonnello Sulig, il MAT ha operato come “anello di congiunzione” tra le forze della coalizione internazionale e l’esercito afghano, supportandolo nella pianificazione delle operazioni di contrasto agli elementi ostili e contribuendo al suo processo professionalizzazione.

2. il colonnello Marco Avaro assume il comando del MATNel campo dell’addestramento il MAT ha organizzato una serie lezioni, seminari e conferenze per migliorare il livello di addestramento dei colleghi afghani.  Comunicazioni radio, informatica, identificazione e disattivazione degli ordigni esplosivi improvvisati (IED) sono solo alcune delle tematiche trattate con successo. Non meno importanti le attività di formazione di “ground MEDEVAC’” per migliorare la capacità di evacuazione dei militari feriti via terra, aspetto fondamentale per un esercito come quello afghano che possiede una forza aerea al momento solo “embrionale”.

Nell’ambito delle operazioni le tre brigate dipendenti dal 207° Corpo d’Armata afghano hanno condotto, in quasi totale autonomia, diverse operazioni nelle province di Herat e Farah, con il sostegno e la consulenza dei militari italiani nelle varie fasi di pianificazione.

Anche sul fronte dell’assistenza alla popolazione il Military Advisory Team italiano ha realizzato insieme alle forze di sicurezza locali numerosi progetti congiunti, tra i quali figura distribuzione di aiuti umanitari associata allo svolgimento di visite mediche a favore di numerosi bambini, effettuate da sanitari sia afghani sia italiani.

Alla cerimonia, cui hanno preso parte il vice comandante del Regional Command West, colonnello Todd Walsh e il sottocapo di stato maggiore dei supporti colonnello Carlo Zontilli, erano presenti le principali autorità della regione ovest del Paese.

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