“Se avessimo saputo che non si sarebbero mai celebrati gli annunciati funerali di Stato per le vittime del naufragio di Lampedusa, prima di fare partire le salme dall’isola avremmo celebrato noi un funerale. Una cerimonia funebre per dare l’ultimo saluto alle povere vittime. Un funerale di paese, come quelli che facciamo a Lampedusa. E’ ingiusto seppellire i profughi senza un funerale…“.
Sono le parole amare del sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, che si dice “dispiaciuta” per la tumulazione delle quasi 400 bare contenenti le spoglie delle vittime del naufragio in paesi dell’agrigentino e del nisseno. “E’ mancata una cabina di regia – spiega ancora il primo cittadino – nonostante i funerali fossero stati annunciati dal premier Letta proprio qui a Lampedusa, quando è venuto con Barroso e Alfano, non siamo più riusciti a sapere nulla”.
A Gela, nel nisseno, sei salme saranno ospitati nel cimitero di Farello dove alle 11 di giovedì l’Amministrazione comunale ha organizzato una cerimonia di tumulazione alla quale sarà presente anche l’imam della moschea di Catania, Mufid Abu Touq.
Il Comune di Delia (Caltanissetta) ha messo a disposizione due loculi per ospitare nel proprio cimitero le salme dei migranti. “Dare una degna sepoltura è il minimo che possiamo fare per i morti della tragedia di Lampedusa”, ha detto il sindaco Gianfilippo Bancheri.