Ecco le pagelle di Messina – Poggibonsi 1-1:
Lagomarsini, voto 6,5: attento e sicuro come sempre. I toscani non fanno granché per impensierirlo, ma sull’unico tiro in porta (colpo di testa vincente di Scardina) non può nulla. Impeccabile
Ignoffo, voto 6,5: della nuova difesa a tre ridisegnata da mister Catalano è il leader indiscusso, roccioso e presente come ci si aspetta da un calciatore del suo spessore. Ritrovato
Silvestri, voto 6: il nuovo modulo sembra essergli congeniale, se non fosse per la disattenzione sul gol di Scardia avrebbe ampiamente meritato la sufficienza. Bravino
Scoponi, voto 7: tanta corsa e inserimenti lungo la corsia di competenza. Catalano lo sostituisce con Quintoni solo perché sarà lo stesso argentino a chiedere il cambio per mancanza di energie. Pendolino
Guerriera, voto 7,5: sornione le primo tempo ma scatenato nella ripresa. Al 62’esimo scarta uno, due, tre avversari e serve Corona che sciupa il 2-0. Illuminante
Bucolo, voto 7,5: corre, combatte e all’occorrenza, in più di un occasione, si inventa attaccante aggiunto. Polmoni d’acciaio
Piovi, voto 6,5: piccolo passo in avanti rispetto alla gara contro i Foggia, ma alcuni suggerimenti non sono degne delle aspettative create attorno all’argentino. Si può dare di più
Guadalupi, voto 6,5: ogni pallone passa dai suoi piedi. Costretto il più delle volte ad arretrare per imbastire l’azione. Nella ripresa torna a fare il numero 10 e regala un assist al bacio per Guerriera che ringrazia ma non concretizza. Sciupa una buona occasione su una ripartenza dei compagni peccando di imprecisione. Croce e delizia
Buongiorno, voto 7: tanta corsa e fisicità da vendere. Chiamato a fare il “lavoro sporco” della fase difensiva e per questo spesso non lo si vede in fase di conclusione. Combattivo
Corona, voto 8: si presenta sul dischetto non una, ma due volte (il primo penalty è stato annullato per presenza di calciatori in area). Sceglie lo stesso angolo e per due volte va a segno. Spreca un’ottima occasione per il raddoppio dopo la serpentina di Guerriera, ma non gli si può chiedere di far tutto da solo. Matador
Catalano, voto 6: ridisegna l’assetto del Messina optando per un 3-4-1-2 che garantisce più quadratura e solidità nella fase di non possesso. Questa settimana di “silenzio” è servita per ricaricare le pile e aumentare la concentrazione, ma i risultati non pagano e ancora una volta un gol negli ultimi minuti punisce la sua squadra. Sfortunato