Meno di un mese fa il prete aveva dichiarato di “voler guarire”. Per questo motivo lo psichiatra Francesco La Rosa era stato incarictao dai difensori del prelato per svolgere una consulenza utile a stabilire le condizioni psicologiche di Nuvola. Con la possibilità di chiedere poi un percorso alternativo al carcere.
La posizione del sacerdote però non è delle più semplici. L’uomo infatti sarebbe coinvolto anche nell’omicidio di Massimo Pandolfo, imprenditore ucciso il 24 aprile a Palermo, poichè don Nuvola avrebbe sentito telefonicamente l’assassino, un diciassettenne, subito dopo il delitto. Il ragazzino in questione risulterebbe tra le “vittime” di don Nuvola. Quest’ultimo però aveva negato di aver parlato al telefono e aver ascoltato la confessione del diciassettenne. Ora il quadro, per il religioso, però, si complica ancora di più.