Nella medesima serata operativo veniva altresì segnalata alla locale Prefettura quale consumatrice di sostanze stupefacenti una venticinquenne messinese, controllata alle ore 21.45 sul Viale Annunziata mentre viaggiava a bordo della propria autovettura e trovata in possesso di un involucro contenente grammi 4,80 di marijuana. Gli stupefacenti sono stati sequestrati in attesa di essere sottoposti ai previsti esami di laboratorio.
Dall’inizio dell’anno, il solo Nucleo Radiomobile dei Carabinieri ha segnalato alla Prefettura complessivamente ben 90 consumatori di droghe (marijuana, hashish, cocaina, eroina, droghe sintetiche) più 7 soggetti sono stati denunciati per guida in stato di alterazione da assunzione di stupefacenti.
Ai sensi dell’art. 187 del Codice della Strada, chiunque guida in stato di alterazione psico-fisica dopo aver assunto sostanze stupefacenti o psicotrope è punito con l’ammenda da euro 1.500 a euro 6.000 e l’arresto da sei mesi ad un anno. All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente è raddoppiata. L’ammenda è aumentata da un terzo alla metà quando il reato è commesso dopo le ore 22 e prima delle ore 7.
Ai sensi dell’art. 75 del DPR 309/90, chi viene trovato in possesso di sostanze stupefacenti per uso personale è sottoposto, per un periodo non inferiore a un mese e non superiore a un anno, a una o più delle seguenti sanzioni amministrative:
a) sospensione della patente di guida, del certificato di abilitazione professionale per la guida di motoveicoli e del certificato di idoneità alla guida di ciclomotori o divieto di conseguirli per un periodo fino a tre anni;
b) sospensione della licenza di porto d’armi o divieto di conseguirla;
c) sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o divieto di conseguirli;
d) sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario.
L’interessato, inoltre, è invitato a seguire un programma terapeutico e socio-riabilitativo o altro programma educativo e informativo personalizzato in relazione alle proprie specifiche esigenze, predisposto dal servizio pubblico per le tossicodipendenze competente per territorio.