L’indagato e’ difeso dagli avvocati Raffaele Bonsignore e Giovanni Di Benedetto. Secondo gli inquirenti, i fondi “investiti” ammonterebbero a 42 mila e sarebbero serviti a finanziare il traffico di droga. Salvo era gia’ finito in carcere alla fine degli anni Novanta e condannato per concorso esterno in associazione mafiosa: aveva reso favori ai fratelli Graviano, di cui era legale, fuori dall’esercizio della sua professione. Radiato dall’Ordine degli avvocati di Palermo, si e’ iscritto a quello di Locri, in Calabria.
Palermo, avvocato arrestato per traffico di cocaina: “Volevo comprare smeraldi”
StrettoWeb