Pilone: e luce (non) fu

StrettoWeb

In occasione della festa della Repubblica e del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, il Pilone di Torre Faro, simbolo della punta orientale della Sicilia, venne equipaggiato di un impianto di illuminazione a led con i colori della bandiera. Un gioco di luci affascinante che presto divenne attrattiva per turisti e cittadini.

In passato era stato stabilito di spegnere le luci in determinati periodi dell’anno quando era previsto il passaggio migratorio di uccelli sullo Stretto, per non disorientarli. La richiesta, allora fu fatta dalla nota ambientalista messinese del WWF Anna Giordano e accettata dall’ amministrazione Buzzanca.

Dunque, il Pilone sarebbe stato comunque spento in questi giorni, cioè nella stagione in cui si verifica il secondo imponente passaggio degli uccelli migratori. Ma con la recente decisione adottata dall’assessore all’ambiente Daniele Ialacqua, i led del Pilone sono stati spenti ‘definitivamente’ scatenando l’ira di tanti cittadini, soprattutto degli abitanti della zona, che reclamano a gran voce: “Quel pilone è il simbolo di Torre Faro. I crocieristi, quando passavano le navi dallo Stretto di notte, filmavano e fotografano quella che era diventata una meraviglia”.

Il Sindaco Accorinti, che del Pilone fece un simbolo della lotta No-Ponte replica: “La riqualificazione del pilone rientra tra i nostri progetti. Stiamo infatti pensando di installare due ascensori panoramici”.

I messinesi non ci stanno e forse ne hanno tutte le ragioni. L’idea di spegnere definitivamente i led senza prima interpellare la cittadinanza è il vero elemento che fa discutere. Da un “assessore dal Basso” ci si sarebbe aspettato un confronto con chi vede il Pilone come biglietto da visita della città, nonché simbolo di incantevoli serate in uno dei paesaggi più belli del mondo, lo Stretto di Messina.

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