StrettoWeb l’ha già detto milioni di volte e non si stancherà mai di farlo: Giuseppe Pillon, per quanto espresso nella scorsa stagione dopo essere subentrato a Davide Dionigi, avrebbe senza alcun dubbio meritato di essere confermato come tecnico della Reggina. Ma la società ha deciso di puntare su Atzori, esperto conoscitore dell’ambiente amaranto, che scartata l’idea di confermare Pillon probabilmente era davvero la scelta migliore da fare. Però bisognava avere pazienza. Si doveva continuare con lui! La strada, checchè se ne dica, era quella giusta! In troppe partite si è raccolto meno di quanto si meritava (su tutti la trasferta di Varese ma anche le partite con Bari, Novara, Carpi…) e soprattutto era ancora una fase prematura del campionato (Atzori è stato esonerato dopo la decima giornata).
Alla decima giornata non si tirano le somme di una stagione e qualunque allenatore che si trovi una squadra nuova ad agosto, ad un passo dall’inizio del campionato, sarebbe obbligato a sperimentare di continuo i suoi elementi a disposizione sul campo. Inoltre il clima che Atzori ha trovato è stato completamente diverso rispetto a quello del 2010-2011 e per questo le due avventure non sono paragonabili: l’anno del centenario, la promozione ed obiettivi troppo pretenziosi, hanno creato una squadra presuntuosa che adesso si trova, tragicamente, a lottare per non retrocedere in Lega Pro.
La stagione si avvia ad essere peggiore di quella dello scorso anno ed addirittura più brutta della 2009-2010 quando Foti cambiò tre allenatori.
Chissà se fosse stato riconfermato Pillon se ci saremmo trovati in questa situazione…