Catania, 6 arresti per estorsione e violenza privata. Coinvolta anche un’impresa funebre

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Un’indagine dei carabinieri ha permesso di scoprire gli interessi mafiosi sul trasporto di salme di persone decedute nell’ospedale “Santa Marta e Santa Venera” di Acireale (Catania). Sei persone sono state arrestate con l’accusa di estorsione e violenza privata aggravate dall’agevolazione di Cosa nostra, e in particolare il clan Santapaola-Ercolano. L’attività investigativa era stata avviata in seguito a una serie di rapine in negozi di Catania, Aci Catena e Riposto. Poi è venuta a galla la pista del servizio di trasporto dei defunti con le ambulanze della onlus “Il Gabbiano” e l’organizzazione del funerale con la ditta “Onoranze funebri Grasso”. Secondo l’accusa, infatti, l’impresa funebre veniva imposta ai familiari dei defunti e anche i medici risultavano vittime dei soprusi dei mafiosi. Questi ultimi costringevano il personale con intimidazioni a effettuare prestazioni in favore di soggetti vicini al clan in regime di pronto soccorso, per evitare il pagamento del ticket sanitario. Gli arrestati sono Stefano Sciuto, 31 anni, Camillo Brancato, 37 anni, Calogero Paolo Polisano, 45 anni, Cirino Cannavo’, 41 anni, tutti con precedenti, e due incensurati, C. G., 48 anni, e C. S., 42 anni.

 

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