Messina, allagamento tendopoli: lo sciopero della fame dei migranti. Accorinti: “Unica soluzione resta Le Dune”

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Dopo la forte pioggia di ieri, con conseguente allagamento del campo di baseball e l’acqua fin dentro le tende, alcuni migranti sono stati trasferiti presso l’Oasi da padre Tonino Schifilliti. Per motivi burocratici e nonostante le richieste del sindaco Accorinti, il Palanebiolo non è stato riaperto in occasione di questa emergenza. Stamani il prefetto Trotta ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco, i quali hanno fatto un primo sopralluogo per capire in che condizioni versa il campo. Probabilmente, oltre la bonifica, si renderà necessario spostare le tende in una parte più sicura. Il prefetto ha inoltre ricordato che bisogna essere prudenti nello spostamento non autorizzato dei migranti, perchè ciò potrebbe comportare la perdita di quei benefici previsti dalla legge. Si è detto dunque in attesa di proposte da parte di Accorinti o dei sindaci dei comuni vicini per poter trasferire i migranti in altre strutture. Intanto, gli stranieri, da stamattina hanno avviato lo sciopero della fame. I richiedenti asilo, secondo quanto diffuso anche dal circolo Arci Thomas Sankara, chiedono l’immediata chiusura della tendopoli, la presenza di interpreti, informazioni sulla loro condizione a livello giuridico, più cibo, un abbigliamento più adeguato alla stagione invernale e l’assistenza sanitaria.

Il sindaco, Renato Accorinti, insieme all’assessore alla protezione civile, Filippo Cucinotta, ed all’esperta comunale per la mediazione sociale, Clelia Marano, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Zanca, ha illustrato la posizione dell’Amministrazione comunale in merito alle problematiche relative ai migranti accolti a Messina. “Vogliamo fare chiarezza – ha evidenziato il sindaco Accorinti – su questa vicenda che abbiamo seguito fin dall’arrivo dei migranti in città nel rispetto dei criteri di legalità e di umanità. Con voi giornalisti abbiamo condiviso i vari passaggi e come sapete l’Amministrazione ha proposto la requisizione temporanea delle Dune. Ieri nel corso di un dialogo con la Prefettura, è stato comunicato che l’accettazione o meno della nostra richiesta è stata rivolta direttamente al Ministero dell’Interno, da cui attendiamo la risposta definitiva”. “Attualmente al PalaNebiolo – ha aggiunto l’assessore Cucinotta – ci sono complessivamente duecento unità di migranti, compresi diciotto donne e tre minori in fase di accertamento”.

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