Messina, scandalo pensioni d’invalidità: 12 condannati in primo grado

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Dopo ben 7 anni, si è concluso ieri in tarda serata il processo di primo grado relativo all’”Operazione Rispetto”, l’inchiesta risalente al 2006 sulla concessione delle pensioni di invalidità civile in cambio di denaro e in alcuni casi di prestazioni sessuali.

Coinvolti medici, funzionari dell’Asl, falsi invalidi, ma anche invalidi che hanno dovuto cedere alle proposte pur di ottenere un diritto. Ad incastrare i medici, rinforzando l’accusa nei loro confronti, delle cimici poste negli uffici dove operavano.

In tutto sono state inflitte dodici condanne, l’interdizione dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni, da stabilirsi nelle sedi del Ministero dell’Economia. Le pene sono nei confronti di: Antonino Russo, 9 anni, Francesco Ingegneri e Antonino Di Blasi, che è stato anche Commissario Asp, ai quali spetta una pena di 6 anni, mentre 4 anni per Antonio Favazzi.

Ancora, 3 anni a Salvatore e Giuseppe Felice Coppolino, 3 anni e mezzo a Paolino La Spina, 2 anni e mezzo ad Antonino Bondì e Claudio Galletti; 2 anni per Marta Formica, Stella Ferraro e Antonina Buda. Per quasi tutti la pena è stata interamente condonata, tranne per Russo, Di Blasi, Favazzi e Ingegneri per i quali il condono è di 3 anni. Poi una lunga serie di assoluzioni parziali. Pienamente assolti invece: Petronilla Nuccio, Concetta Irrera, Lorenza Reitano, Rosa Bongiovanni, Assunta Ferrante, Giovanbattista Signorino, Antonio Di Rosa, Maria Pascale,Adolfo Pisacane, Michele Giannetto, Giuseppe Sapone, Nunziata Nania, Francesco Camaroto, Maria Pullella. Infine, i giudici hanno dichiarato il non diversi procedere nei confronto di Silvana La Bua e Antonia Formica, Marcello Astuti, Orazio Occhino, Virginia Castorina, Giuseppe Capurro, Raffaele Genovese, Giuseppe Bitto, Carmelo Micalizzi.

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