Reggio, la vicenda dello squallido albero di Natale smaschera chi vuole il male della città (e del Comune)

StrettoWeb

albero natale reggioLo squallido albero di Natale posizionato nei giorni scorsi sul Corso Garibaldi, affianco al Teatro F. Cilea (vedi foto affianco), fortunatamente è stato rimosso stamani: le petizioni online, le polemiche su facebook e gli articoli su StrettoWeb sono serviti a capire che quando a impegnarsi in modo concreto sono la società civile, i mass-media e la cittadinanza, probabilmente qualcosa la si riesce a smuovere. Ma dietro la vicenda di questo squallido albero poggiato su un bidone trasandato, c’è molto di più. C’è qualcosa di grosso e importante che fa capire alla città chi sono i suoi veri nemici, chi è che rema contro Reggio e contro il Comune. E non ci riferiamo assolutamente ai Commissari, additati da più parti come colpevoli e responsabili di quest’onta (un albero davvero vergognoso e ridicolo). Anzi.
Locandina-Mercatino-di-Natale-2013---02Francesco Meduri, Presidente della Federazione Italiana Venditori Ambulanti (FIVA), ci ha raccontato i retroscena di una vicenda raccapricciante. Quello di questo 2013, a Reggio, poteva essere un Natale gradevole e spettacolare, alla faccia della crisi. Proprio la FIVA, con Confcommercio, aveva organizzato “Il Mercatino di Natale”, dal 6 al 29 dicembre, a piazza Italia.

L’IDEA DEL MERCATINO NATALIZIO

L’idea del Mercatino Natalizio richiama una tradizione secolare con radici immerse nella Germania del ‘300. Nel Medioevo i “Christkindlsmarkt” (mercati di Gesù Bambino), allestiti per tutto il mese di
dicembre in molti centri mitteleuropei, rappresentavano l’unica occasione delle famiglie per procurarsi oggetti ed addobbi utili alla decorazione dell’abete e del resto della casa. Oggi le nostre realtà commerciali sono molto più complesse ed articolate, ma il Mercatino Natalizio è entrato a pieno diritto nel costume, annoverato fra gli eventi più vivacemente coinvolgenti legati alla Festività. In Italia le prime città ad integrare tale usanza nel proprio contesto territoriale sono state quelle altoatesine di tradizione tedesca, che hanno perfettamente colto l’estrema potenzialità dei Mercatini, trasformandoli in un eccellente caleidoscopio di prodotti artigianali tipici e natalizi proposti in casette di legno, legate al ricordo dei caratteristici masi di montagna.
Questa ricorrenza è ormai una festa dell’emozione che riempie di colore e vita i centri storici tanto da richiamare un ingente flusso di turisti attratti dallo spirito del Natale ricreato nelle ampie piazze e spesso ai piedi di chiese storiche. Musiche, cori, spettacoli di marionette per bambini, mostre, cantastorie, artisti di strada, Santa Claus, fanno da cornice ad articoli dell’artigianato locale, tra i quali spiccano preziosi presepi di legno, ceramiche, vetri decorati, pizzi, tovaglie, pantofole in feltro, candele profumate, giocattoli in legno, nonché le immancabili specialità gastronomiche. Per chi non se ne sia ancora accorto il mercato è diventato shopping, non esiste più solo per soddisfare i bisogni primari delle persone, ma è svago, ricreazione, cultura, relax. Per questo motivo è anche autorizzato a riappropriarsi della sua storia e ad interpretarla nella direzione di uno sviluppo sempre crescente del marketing territoriale. Già da diversi anni i Mercatini di Natale stanno animando anche molte città del Centro-Sud, fa storia quello di Napoli, indissolubilmente legato alla tradizione del Presepe, ma anche Reggio Calabria si è dimostrata attenta alle esigenze dei cittadini e dei commercianti. Negli anni scorsi sono state fatte esperienze positive a Piazza Castello e nel 2013, a Piazza De Nava.
In Calabria il modello mitteleuropeo s’incontra e si arricchisce di un’altra storia, quella delle sagre, delle fiere, delle feste paesane, ma anche delle mostre e delle rassegne solidamente strutturate sull’arte culinaria e su quella dei presepi. Qui la diffusione a livello popolare del presepe si realizza pienamente nell’ Ottocento quando in ogni casa si riproduce la Natività secondo i canoni tradizionali con materiali – statuine in gesso o terracotta, carta pesta e altro – forniti da un fiorente artigianato.
Reggio Calabria si inserisce nel contesto delle celebrazioni del Natale attraverso la tradizione culinaria e in particolare quella dolciaria, da sempre elementi di riconoscimento del territorio. Sono infatti i dolci ad accompagnare in Calabria i festeggiamenti di fine anno. I dolciumi reggini saranno la conclusione ideale dei pasti ma anche la cornice gastronomica delle visite di auguri, tradizione , questa a cui il popolo calabrese è molto legato. A Reggio trionfano torrone, petrali, crocette di fichi, susumelle, pignolata.

Progetto Casette Piazza Italia 2013IL PROGETTO PER IL NATALE 2013 A REGGIO CALABRIA (COME DOVEVA ESSERE…)

Il progetto prevedeva come obiettivo da raggiungere sul lungo periodo la creazione di un evento, quale il Mercatino di Natale può essere, che trasformi Piazza Italia in un centro di confluenza per visitatori provenienti da tutto il territorio provinciale ed anche regionale. L’intento è quello di creare un appuntamento annuale, atteso da collezionisti ed appassionati, che costituisca la degna faccia commerciale di altri importanti rendez-vous organizzati in Città. Per raggiungere tale risultato è indispensabile legare strettamente l’evento commerciale con le peculiarità del territorio, in modo da rendere il Mercatino natalizio un’esperienza vivibile solo qui nella sua singolarità.
Piazza Italia rappresenta un importante punto di forza per il fatto di essere il cuore della cittadina dello Stretto. Il Mercatino delle tradizioni natalizie, allo scopo di accrescere la sua capacità di attrazione e divenire volano propulsivo per la valorizzazione delle eccellenze reggine e del patrimonio storico, artistico e culturale della nostra Città. In futuro partendo dall’esperienza di quest’anno si potranno coinvolgere operatori turistici e culturali, che propongano visite guidate gratuite alla scoperta dei tesori reggini con un occhio di riguardo ai Bronzi di Riace.
20dic07086In una città a vocazione turistica tutte le occasioni confluiscono nell’intento guida di promozione del territorio e di riqualificazione del centro cittadino ricordando anche le particolari e forse favorevoli condizioni meteo che vengono garantite dalla posizione geografica.
La riuscita del progetto in questione è garantita dalla proficua collaborazione tra i soggetti coinvolti, in particolare l’Assessorato alle Attività Produttive della Provincia, promotore, con Confcommercio e Cia, dell’iniziativa. Nell’ottica del rilancio delle attività artigianali e commerciali e nella consapevolezza di dover fornire alla Cittadinanza uno spazio dedicato all’offerta dei prodotti natalizi e all’animazione del Centro storico. L’Organo provinciale ha mostrato grande attenzione alle problematiche concernenti le categorie economiche suddette, assicurando il suo sostegno per tutta la fase organizzativa;

  • dalla Confcommercio e dalla Cia, Associazioni di Categoria sempre attente alle istanze dei loro iscritti e alle esigenze dello sviluppo economico del territorio in generale, le quali si propongono di coordinare ogni aspetto riconducibile alla pianificazione e realizzazione dell’evento, nella certezza che esso possa favorire un ritorno anche in termini di immagine agli operatori economici che vi aderiranno;
  • gli Artigiani e i Commercianti, i quali hanno mostrato crescente interesse verso il progetto del Mercatino delle tradizioni natalizie, nell’intento di dar vita ad un’esperienza riproponibile nel tempo, nel solco della promozione della loro professionalità e della qualità dei prodotti da essi offerti.

Modalità di svolgimento
Dal punto di vista tecnico, l’allocazione delle casette di legno (misura prevista 4,5 mt di larghezze per 2,5 mt di profondità) verosimilmente in numero di 15 . avverrà nella centralissima Piazza Italia. Si è deciso di ripartire gli stand in modo da assicurare un equilibrio tra le attività artigianali e quelle commerciali, nella convinzione che il richiamo esercitato dalle prime costituisca una opportunità da sfruttare da parte delle seconde e viceversa. Pertanto l’assegnazione degli stand avverrà secondo il seguente schema:

  • n. 1 stand riservato a FIORAIO per la realizzazione e vendita di composizioni floreali di ispirazione natalizia,
  • abeti, Stelle di Natale e simili;
  • n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO per la realizzazione e la vendita di decorazioni per albero, scatole, piatti,
  • oggettistica;
  • n. 1 stand riservato ad AGRICOLTORE specializzato nella produzione di miele
  • n. 1 stand riservato ad COMMERCIANTE di stoffe e tessuti natalizi;
  • n. 3 stands riservati ad ARTIGIANI per la vendita di oggettistica natalizia;
  • n. 1 stand riservato ad ARTIGIANO delle ceramiche;
  • n. 1 stands riservati a COMMERCIANTE di confezioni natalizie;
  • n. 5 stands riservati a COMMERCIANTI di prodotti gastronomici natalizi
  • n. 1 stand riservato a COMMERCIANTE di prodotti di intrattenimento per bambini

Gli stand saranno collocati in una cornice dal suggestivo impatto scenografico, con l’ambizione di ricreare quell’atmosfera natalizia che stimoli i cittadini a riappropriarsi del Centro storico, riconoscendolo come il cuore pulsante delle attività culturali e commerciali della Città e punto di riferimento indispensabile per l’intera Provincia.
A tal fine l’iniziativa si svilupperà anche attraverso le seguenti azioni:

  • Gruppi musicali, i quali proporranno brani suonati dal vivo, coniugando così l’aspetto artistico con quello commerciale;
  • Spettacoli di strada, trampolieri, artisti e clown che, con gli spettacoli legati alla tradizione circense, costituiranno un’attrattiva per i turisti e i cittadini e soprattutto per i bambini, i quali verranno coinvolti anche attraverso il trucco del viso; (Onarts di Catania)
  • Narratrici di fiabe, che affascineranno l’uditorio con i racconti legati allo spirito del Natale;
  • Sfilata di moda per bambini, di sicuro richiamo per le famiglie della Città e della Provincia, da organizzarsi in collaborazione con i negozi d’abbigliamento della Provincia nel fine settimana successivo alla chiusura delle scuole;
  • Un Babbo Natale, a disposizione dei più piccini per un ricordo fotografico e per la raccolta delle letterine con le richieste di doni;
  • Pupazzo gonfiabile rappresentante Babbo Natale, per arricchire la scenografia e allietare grandi e piccoli.

 

Il Natale a Reggio qualche anno fa...
Il Natale a Reggio qualche anno fa…

L’ALBERO DI NATALE CHIESTO DAL COMMISSARIO LA PAGLIA E I (NON) COSTI DELL’INIZIATIVA

Tutto questo si sarebbe potuto realizzare a costo zero per il Comune: il progetto prevedeva un investimento di circa 20 mila euro, che sarebbero stati coperti al 60% dai commercianti e al 40% dalla Provincia di Reggio Calabria che aveva già assicurato per l’iniziativa un contributo di poco inferiore ai 10 mila euro (unico piccolo finanziamento pubblico per questo tipo di manifestazione). Inoltre i commercianti avrebbero pagato tutte le tasse dovute al Comune per l’occupazione del suolo e nelle casse di Palazzo San Giorgio sarebbe entrata anche una percentuale sulle vendite dei vari prodotti. Insomma, un’occasione d’oro per la tesoreria del Comune, mai come adesso in difficoltà (così come tutti gli altri Comuni italiani e non solo). Il commissario La Paglia, incontrando gli organizzatori, aveva espresso massimo sostegno e apprezzamento per l’iniziativa, e non solo: aveva richiesto che fosse aggiunto al progetto un bell’albero di Natale per dare alla città un’atmosfera festiva, pur precisando che non avrebbe potuto spendere un euro, ma chiarendo di tenerci moltissimo a voler dare un tocco particolare al centro storico in occasione delle festività. Gli organizzatori, così, hanno previsto l’allestimento di un grande albero di Natale nel cuore di piazza Italia, alto 12 metri, già tagliato da giorni a Villa Vittoria (Mongiana).

palazzo_san_giorgioPERCHE’ NON SI E’ FATTO NULLA

Nonostante la bontà dell’iniziativa, il costo zero per il Comune (che, anzi, avrebbe incassato qualche migliaio di euro ottenendo anche l’addobbo natalizio in pieno centro), non s’è potuto fare nulla: i burocrati e tecnici del Comune (Dirigenti di vari settori), hanno bloccato l’iniziativa privando gli organizzatori delle autorizzazioni necessarie. “A piazza Italia non si possono fare attività commerciali, lo prevede una delibera di questo ente” hanno spiegato. Ma com’è possibile che pochi mesi fa, a marzo, proprio a piazza Italia s’è svolta la “Festa della Cioccolata”, per giunta con aziende tutte forestiere (in prevalenza del nord)? Chi ha dato quell’autorizzazione, mentre adesso – usando due pesi per la stessa misura – si privano associazioni reggine e calabresi, di intraprendere un’iniziativa utile per tutta la città? Ecco chi sono i veri nemici di Reggio: coloro che vogliono il male della città (e del Comune), remando contro anche alla buona fede dei commissari (impotenti di fronte a queste situazioni). Una vergogna che fa parte di una ben precisa strategia volta alla distruzione, alla denigrazione, al continuo far parlar male della città. A chi fa comodo tutto questo?

enzo cuzzolaMA L’ALBERO A REGGIO PUO’ ANCORA ARRIVARE

Del progetto del mercatino Natalizio è rimasto poco o nulla. Ci sono solo 4 stand a piazza De Nava, dove gli organizzatori stanno provando, con l’aiuto dell’assessore Provinciale alle Attività Produttive Domenico Giannetta, a portare, a proprie spese, l’albero già tagliato a Mongiana. Dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. Enzo Cuzzola e tanti altri cittadini, tra cui Giuseppe Strangio, si stanno mobilitando con una raccolta fondi privata affinchè l’albero possa arrivare a Reggio, affianco al Museo, che verrà inaugurato il 21 dicembre con l’apertura della nuova sala dei Bronzi di Riace. Adesso bisogna ottenere l’autorizzazione per piazzare lì questo grande albero di Natale (sarebbe davvero clamoroso che venisse negata anche questa!), che poi verrà addobbato privatamente da liberi cittadini e varie associazioni che hanno dimostrato e stanno dimostrando di avere a cuore il decoro della città. Punto di riferimento ZanzItalia, il bar all’angolo di piazza Italia lato mare di fronte Palazzo San Giorgio, dove ognuno può depositare anche una piccola somma per contribuire all’ellestimento dell’albero. Un piccolo-grande segnale di mobilitazione cittadina che dimostra come quando ci si impegna perseguendo un obiettivo comune, anche dal basso si può fare qualcosa di concreto per cambiare e migliorare le cose. Un esempio che parte dall’albero di Natale ma che potrebbe diventare un esempio da prendere come modello e ripetere in futuro…

Condividi