I legali dell’uomo indagato chiesero il giudizio con rito abbreviato e dunque, dopo la trattazione del processo dinanzi al GIP di Patti, Maria Pina Scolaro, è stata pronunciata la sentenza di condanna dell’imputato a cinque anni di reclusione, con interdizione, in perpetuo, dello stesso da qualsiasi ufficio attinente alla tutela, alla curatela e all’amministrazione di sostegno, nonché dai pubblici uffici e da qualunque incarico nelle scuole di ogni ordine e grado, nonché da ogni ufficio o servizio in istituzioni o in altre strutture pubbliche o private frequentate prevalentemente da minori. Il condannato deve anche risarcire i danni, morali e patrimoniali, subiti dalla ragazzina e dai suoi familiari, che si sono costituiti parte civile.