Sono un reggino che, come molti sanno, vive altrove ed in maniera, più o meno uguale a tutti gli altri, rimane legato al proprio territorio, alle tradizioni nostrane quindi alla città natia, con tutto il cuore e l’anima. Premesso quanto sopra, preciso che, la scorsa estate, in concomitanza a molti servizi mediatici trasmessi dalle tv nazionali che screditavano la Città di Reggio Calabria in relazione alla gestione restauro “Bronzi di Riace”, ho realizzato un servizio a Palazzo Campanella, autorizzato dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali, il quale rendeva giustizia a quanto fatto dal Dott. Nuccio Schepis, restauratore delle statue. Le immagini riscattavano le “malelingue” in quanto non è mai stato vero che le opere fossero state abbandonate e lavorate in uno scantinato, bensì l’intero laboratorio ubicato al piano terra di Palazzo Campanella, sede delle Regione Calabria, in bella vista a migliaia di turisti che, per quattro anni, hanno avuto la possibilità del tutto unica di ammirare i due “guerrieri greci”, proprio durante il restauro.
Un museo dal design molto ricercato, corridoi e saloni a dir poco meravigliosi ma, ahimè, da profano d’arte mi saltano agli occhi piccole mancanze che, spero, in futuro, possano essere risolte quanto ottimizzate.
Dopo aver acquistato il biglietto d’ingresso, ho seguito l’unico percorso disponibile al momento, quello che porta alla coda per accedere al salone dei Bronzi. Adiacente all’atrio delle statue, si fa largo un salone con delle bellissime opere già esposte che nessuno ammira in quanto la possibilità parallela, più appetibile è quella dei Bronzi.
Dalla saletta video, si passa alla necessaria area di decontaminazione precedente l’accesso al salone dei Bronzi. Tre minuti previsti dal regolamento per “purificarsi” e non nuocere alle statue, modellate dai greci 2500 anni fa, per me quasi idoli religiosi.
Ricordo, a Palazzo Campanella, la temperatura del laboratorio curato dal Dott.Schepis che, se non erro, si aggirava a circa 9°C o pressappoco vicina a tale valore per evitare il processo di corrosione del Bronzo, del tutto diversa da quella percepita all’interno dell’attuale salone, luogo di alloggiamento delle opere. No so dire quanto fosse il valore ma sicuramente la prima mia considerazione è stata :”qui dentro fa caldo!“.
Per chiudere vorrei tornare al restauro, operato nei massimi dettagli ed in tutte le condizioni previste dalle normative, effettuato da un’eccellenza mondiale nelle persone di Paola Donati e Nuccio Schepis, disponibilissimo con giornalisti e blogger nel fornire spiegazioni di quanto si svolgeva a Palazzo Campanella. Con le sue parole, i Bronzi prendevano luce, con l’amore e la dedizione investiti per vocazione e professionalità, Schepis quasi ne dipingeva la scenografia con cui li avremmo visti esposti successivamente al nuovo museo, location dove, evidentemente, nessuno si è posto le stesse amorevoli attenzioni e considerazioni del restauratore, ormai “padre spirituale” delle meraviglie di Riace. Entrando nel salone ci si trova la Statua “A” in retrospettiva, per carità agli occhi delle donne un “posteriore” di quel tipo non può fare altro che piacere ma trattandosi di un Museo Archeologico non so quanti ne possano gradire l’attuale posizione.
Tirando le somme quindi, un gran lavoro indubbiamente, in primis quattro anni di restauro presieduti dal Dottor Schepis, mica uno qualunque, la cui professionalità è riconosciuta oltre oceano e nel resto del mondo, poi la collocazione in un museo dal volto nuovo, bellissimo, incantevole quanto invitante, peccato però emergano piccole “falle” come quelle sopra citate.. Considerando siano saltate all’occhio a me, piccolo blogger di provincia, peraltro profano in materia di arte, immaginate cosa possa scrivere un buon critico?
Spero tutto ciò venga ben interpretato e magari utilizzato costruttivamente, Reggio Calabria ed i reggini meritano! Ogni bene archeologico del territorio dev’essere trattato da “gioiello prezioso”. Amo la mia terra ed i miei concittadini e credo sempre si possa migliorare per crescere ed ogni risultato dev’essere la conseguenza di uno sforzo concreto da parte di tutti. Forza Reggio! Parola di blogger!
* Alessio Marrari, fondatore e gestore del blog http://www.cittadinovara.com/