Calabria, il consigliere Giordano interviene sulla seduta congiunta di terza e quarta commissione consiliare

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Giuseppe-Giordano6E’ prerogativa del Consiglio regionale, oltre che testimonianza di senso di responsabilità istituzionale, esprimersi sulla decisione del Governo centrale di effettuare il trasbordo di sostanze chimiche provenienti dalla Siria nel porto di Gioia Tauro. Una scelta calata dall’alto ed imposta senza alcuna forma di concertazione con le Istituzioni locali. Per tutte queste ragioni, in occasione dell’odierna seduta congiunta delle Commissione consiliari  III e IV, ho avanzato la proposta, largamente condivisa, di chiedere al presidente Francesco Talarico, la convocazione urgente di una seduta di Consiglio regionale unicamente su questo argomento”.

E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Giordano secondo il quale “sorgono pesanti interrogativi sull’intera operazione e bisogna tenere conto anche del dissenso totale della popolazione e delle amministrazioni locali che, attraverso i sindaci, hanno espresso il loro fermo diniego”.

Per il consigliere, “è singolare poi che lo Stato non rispetti una propria legge (la n. 185 del 1990) che ha espresso il divieto di transito nel territorio nazionale di simili sostanze. Né può essere ammissibile invocare il rispetto di supposti accordi internazionali laddove l’Italia invece non riesce a far valere le proprie legittime ragioni per risolvere la questione dei marò. Sono altresì preoccupanti le dichiarazioni del Ministro Lupi secondo il quale, migliaia di tonnellate di agenti chimici aventi la stessa classificazione, hanno fatto ingresso nel porto di Gioia Tauro. Per tutto questo è indifferibile che la massima Assemblea calabrese si determini con un diniego netto ed inequivocabile e faccia chiarezza sugli altri aspetti non meno allarmanti”.

“Rispetto al Registro Tumori e alla questione ambientale – evidenzia Giordano – devo esprimere la mia profonda indignazione per i gravissimi, inspiegabili ed ulteriori ritardi registrati. Ribadisco che se in breve tempo non verranno fornite le giuste risposte alle legittime istanze e denunce della popolazione e ove il Dipartimento Sanità continuerà a non assumere provvedimenti nei confronti dell’Asp 5 colpevolmente inadempiente (specificamente, riguardo alla selezione del personale interno), mi vedrò costretto ad intraprendere tutte le iniziative di tutela previste presso gli organi dello Stato competenti”.

Relativamente alla questione ‘Ambiente e bonifiche’ si registra infine la necessità e l’urgenza di procedere ad un’azione di riordino dell’intero sistema teso a creare quel coordinamento che finora è mancato tra i Dipartimenti e gli Enti interessati (tra i quali l’Arpacal), per dispiegare in modo efficiente risorse ed azioni. A questo scopo – conclude Giuseppe Giordano – ho ribadito ai presidenti Pacenza e Gallo la necessità di predisporre gli atti istruttori delle audizioni da inoltrare per competenza ai Dipartimenti e alla Giunta regionale, proponendo altresì la stesura delle modifiche alla normativa regionale vigente per rendere finalmente fluida, trasparente ed efficace la programmazione delle attività di prevenzione, di tutela della salute e dell’ambiente in Calabria”.     

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