Il vento di dissenso nasce dal web, l’appuntamento è per domenica 12 gennaio di fronte Palazzo Zanca per chiedere chiarezza sul calcolo delle tariffe, immediati provvedimenti per ridurre la tassa per i meno abbienti, rinviare la scadenza della prima rata, optare per un piano rateale.
La nuova tassa sui rifiuti proposta e votata come un atto dovuto – dato l’alto costo del servizio – è l’amara sorpresa di un 2014 che si appresta a cominciare nel peggiore dei modi.
In un Italia in piena crisi economica, Messina rappresenta senza dubbio una delle città più colpite da un immobilismo della crescita e da un tasso di disoccupazione preoccupante. La salatissima Tares ha risvegliato gli animi di tantissimi messinesi pronti a scendere in piazza a manifestare.
Primo indiziato della “rivolta” è il Sindaco Accorinti che da sempre ha lottato e rappresentato le fasce più deboli. Facile in questi momenti lasciarsi andare ad un qualunquismo per “chiederne la testa”. Accorinti non è certamente il “nemico pubblico numero uno”, ma sta rischiando di precipitare dentro un vortice di un’aspra protesta perché ormai la pressione fiscale che i cittadini devono subire sta generando esasperazione e sconforto.