Messina: Rfi, Aias e Caronte&Tourist mandano l’ordinanza Tir al tribunale

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tir nella tranviaL’ordinanza sull’attraversamento dei Tir dell’Amministrazione Accorinti comincia a scricchiolare più di quanto non l’abbia fatto nei suoi primi tre mesi dall’entrata in vigore.

Prima il passo indietro che ha scaturito le ire dei cittadini e del comandante dei Vigili Urbani Calogero Ferlisi che accusò il primo cittadino di essere vittima dei poteri forti per aver dato in concessione agli armatori la possibilità di deroga al terminal Tremestieri. Poi subentrarono le proteste del Comitato la Nostra Città, i numerosi Tir che nonostante tutto continuavano (e persistono) a percorrere indisturbati le vie del centro (a volte scegliendo anche percorsi alternativi come nel caso segnalato dal consigliere comunale Libero Gioveni, vedi articolo qui), e lo slittamento dei lavori per il ripristino della seconda invasatura del porto di Tremestieri, elemento fondamentale per la corretta operatività dell’ordinanza.

A mettere seriamente in discussione l’ordinanza questa volta ci hanno pensato Rfi, Caronte & Tourist, che hanno fatto ricorso al Tar di Catania, e l’associazione degli autotrasportatori Aias che si invece rivolta al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento dell’ordinanza poiché illegittima. Rfi contesta la competenza di Palazzo Zanca nel decidere per larea del Porto storico che fa parte del demanio portuale e sui cui quindi ha competenza l’Autorità Portuale. Caronte & Tourist trova illegittima la finalità dell’ordinanza volta alla chiusura degli approdi del centro città, mentre l’Aias considera il provvedimento abuso da parte del Comune.

La Giunta Accorinti con questi tre ricorsi subisce un vero e proprio colpo basso. Basti pensare come l’ordinanza nacque attraverso i numerosi tavoli tecnici voluti dal Sindaco proprio per poter venire incontro alle richieste di tutti gli attori chiamati in causa che avevano lasciato intendere di essere ben favorevoli al confronto regalando sorrisi e apprezzamenti sull’operato.

L’obiettivo dell’amministrazione, fin’ora mal riuscito, era di salvaguardare l’interesse dei messinesi e di una città da troppo tempo “calpestata” dal passaggio dei mezzi pesanti per le maggiori vie del centro. Anche se l’ordinanza non ha ottenuto i risultati sperati, in parte la missione è stata compiuta, ed è forse per questo motivo che Rfi, Caronte & Tuorist e Aias, nonostante i patti presi con Palazzo Zanca, hanno deciso di tagliare le gambe all’ordinanza e lasciare che sia il Tribunale amministrativo a decidere.

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