Tre stagioni da calciatore amaranto tra il 1988 e il 1992, in mezzo una parentesi al Venezia. Uno score di 81 partite con la Reggina e 7 reti realizzate, affermando gara dopo gara, giorno dopo giorno quelle doti di carattere, determinazione ed attaccamento apprezzate da tutto l’ambiente che gli sono valse la chiamata in riva allo Stretto quest’estate per guidare la Primavera. Diego Zanin ha la Reggina nel cuore. “La scelta fatta pochi mesi fa, tornando a lavorare nel settore giovanile dopo anni di professionismo, è stata motivata proprio dall’intenso legame affettivo con questa realtà – spiega – oggi che sono stato chiamato a questa nuova sfida, il sentimento prevalente è l’orgoglio per aver avuto la possibilità di mettermi a disposizione in un momento cruciale della storia amaranto”.
Motivazioni fortissime, quelle che spingono il tecnico di origini venete che, da allenatore, ha riportato tra i professionisti con una doppia promozione il Treviso tra il 2010 e il 2012. “E’ una sfida straordinaria, tendo a guardare le cose con ottimismo. Sappiamo tutti sia dura, ma c’è grande volontà e determinazione per centrare un obiettivo che oggi molti ritengono difficilissimo. I ragazzi si sono ripresentati bene, carichi: ci giocheremo le nostre carte fino all’ultimo”. Lui, Franco Gagliardi, Giovanni Saffioti e Stefano Grilli alle redini del gruppo amaranto per guidarlo verso quella che oggi appare un’impresa. “Siamo persone che hanno nelle vene sangue amaranto. C’è umiltà, voglia di lottare, spirito di sacrificio per una causa cui tutti teniamo ben oltre l’aspetto strettamente professionale. Questi i nostri principi, questi i valori che vogliamo trasmettere ai ragazzi”.
Zanin ha seguito, naturalmente, le partite di questa stagione. “La Reggina era partita molto bene a mio avviso, alcuni risultati poi sono mancati e la squadra si è un po’ smarrita, ha perso convinzione, difettando in personalità. Dobbiamo scavare nel cuore dei giocatori, andare oltre l’aspetto tecnico-tattico”.
Un unico rammarico, in fondo, per il mister. Aver dovuto lasciare il gruppo della Primavera. “Sono stati mesi intensi, tribolati, ne abbiamo passate di tutti i colori ma ho visto crescere molto i ragazzi. Alcuni di loro hanno mostrato progressi eccellenti, sono convinto che la squadra farà un grande girone di ritorno. Qualcuno di loro in prima squadra? Alcuni di loro la frequentano già, qualche altra indicazione potrò darla anch’io in questo senso. Penso che un giovane debba esser tutelato ed inserito con delicatezza in un contesto complicato – conclude Zanin – ma il loro entusiasmo e la loro energia potrà tornarci utile”.
Fonte: Regginacalcio.com