Tinaglia (Reset!): “Messina divisa tra guelfi e ghibellini”

StrettoWeb

Tante, tantissime polemiche sono piovute in queste ultime settimane addosso al Sindaco Accorinti e tutta la sua Giunta. Dal pastrocchio dei mercatini natalizi, all’ordinanza Tir, dal caso degli immigrati del PalaNebiolo, all’occupazione della scuola di Paradiso, fino alla più recente Tares.

A poche settimane dal verdetto del Tar di Catania (previsto per il 30 Gennaio) che si pronuncerà sui ricorsi presentati in merito alla prima tornata elettorale, e che potrebbe provocare la decadenza del Sindaco pacifista e richiamare alla ribalta Felice Calabrò, aumentano sempre di più quei cittadini che si aspettavano un cambiamento ma sono evidentemente rimasti delusi.

Tra i delusi ci sono anche gli stessi elettori di Renato Accorinti che magari speravano di poter vedere una “Messina migliore” nel giro di qualche mese, come se il Sindaco disponesse di una bacchetta magica. Ma c’è anche chi, nonostante non risparmi attente osservazioni, crede sia ben più importante essere propositivi e vigili sull’operato dell’amministrazione in modo da dare un contributo reale, che vada oltre la semplice approvazione, o il dissenso.

La nota stampa diramata da Alessandro Tinaglia (movimento Reset!) parla di “unità di intenti” e stigmatizza le tantissime e critiche all’indirizzo della Giunta esasperate soprattutto adesso con l’arrivo dei nuovi bollettini della nuova tassa sui rifiuti Tares.

In questi giorni di grande caos i Messinesi si dividono ancora tra Guelfi e Ghibellini. Ci sono i Guelfi come Fabio Mazzeo che ironizzano sulla tares proponendo il trasporto dei rifiuti con l’irrealizzabile flotta comunale proposta dal sottoscritto (reset!) e dal Sindaco insieme al M5S a dicembre 2012.

Ai Guelfi, soprattutto quelli che vivono lontani da Messina, basta ridere della propria città……che nessuno si azzardi a fare proposte o a trovare soluzioni. Che nessuno approfondisca la questione, per carità! Ci sono poi i Ghibellini, quelli che hanno bisogno di trovare un colpevole. Renato, Alessandro, Peppino, Felice, Franz, Antonio…poco importa la cosa importante è che si trovi qualcuno a cui dare la colpa.

Oggi la tares, ieri i profughi, domani il traffico.

Per fortuna però a Messina ci sono anche persone più attente, persone che hanno a cuore sul serio questa città e che hanno compreso che la protesta ed il sarcasmo non cambiano nulla. Hanno capito questi “stolti” che per cambiare le cose servono soluzioni serie e fattibili. Serve la comprensione delle questioni. Serve collegare i fatti puntuali ad un quadro generale che nel caso della Tares si chiama dissesto. Serve evitare di dare del demagogo a qualcuno esercitando demagogia ed un’irritante sarcasmo. Serve la presa di coscienza da parte dei Guelfi e dei Ghibellini che questi atteggiamenti sarcastici e/o inquisitori hanno contributo in modo importantissimo a ridurre questo luogo in ciò che è oggi. Serve memoria, serve amore per questo posto. Lo so è utopia ma serve unità di intendi. Serve consapevolezza del fatto che in questa città indipendente da chi la amministri noi, e non certo chi Messina la vive da lontano o dal web, abbiamo scelto di restare ed abbiamo l’obbligo di provare a cambiarla.

La nostalgia del meno peggio credo sia il prossimo passo verso cui la città rischia l’ultima deriva. Rimbocchiamoci le maniche, mi rivolgo anche ai Guelfi ed ai Ghibellini, perché solo chi ha voglia di lavorare per costruire dimostra amore per la città e buonafede.

Degli altri, dei sapientoni e dei tuttologi, io, almeno, posso e voglio fare a meno. Semplicemente non servono.

Condividi