Venetico (Me), la lotta contro Terna non si ferma: le FOTO della “crocifissione” simbolica sul Pilone24

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crocifissione venetico 2Non si ferma la lotta del Comitato per la tutela di Venetico Superiore (Messina) contro la multinazionale Terna (operatore di reti per la trasmissione di energia) che vuole imporre il suo devastante Pilone 24 di tensione pari a 380.000 v di quasi ottanta metri con gravi rischi ambientali. Da mesi ormai il comitato si adopera per far conoscere la propria situazione e la preoccupazione che i venetichesi nutrono nei confronti della nuova struttura che ha “invaso” il centro abitato.

Il 3 gennaio l’attenzione dei cittadini si è concentrata ancora una volta sul pericolo ambientale che la costruzione di Terna provocherà. In particolare, stavolta il Comitato ci fornisce un’immagine piuttosto forte. Parliamo della tradizione nata nel 1933, con monsignor Giuseppe Casella: la rappresentazione della Passione di Gesù. Un appuntamento annuale che i venetichesi hanno sempre avuto a cuore. Ebbene il timore suscitato da Terna è cresciuto anche in questo senso. Tale tradizione potrebbe essere infatti interrotta perché il punto in cui veniva rappresentata la crocifissione di Gesù è stato occupato dall’ormai famoso Pilone 24 installato da Terna. Ora si teme non solo per la salute dei cittadini, che rimane comunque il valore più sacro, ma anche per la perdita della bellezza del territorio con tutte le tradizioni che lo animano e che favoriscono il senso di appartenenza dei cittadini venetichesi.

Il Comitato chiede a gran voce:

Dov’è la Sovrintendenza ai Beni Culturali di Messina? Perché non interviene con autorità per bloccare questo scempio e agevolare la proposta avanzata dal Comune di Venetico di riportare il pilone 24 dietro la collina dove era stato collocato da Terna stessa prima dell’intervento sconsiderato di amministratori per nulla interessati alla salvaguardia del valore storico-artistico, del paesaggio, dell’ambiente, della salute dei venetichesi? Com’è possibile che i Ministeri dei Beni Culturali, dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico abbiano concesso l’autorizzazione alla variante senza valutare l’impatto devastante che l’elettrodotto, così a ridosso del centro storico, avrebbe prodotto lungo il suo cammino? Di questo passo l’immagine del Bel Paese resterà un’astrazione a cui guardare con nostalgia. Siamo ancora in tempo per correggere gli errori, senza ricorrere a Tribunali Speciali e a Consigli di Stato, basterebbe solo usare rispetto e senso civico.

Come vi abbiamo anticipato, stavolta il Comitato ha voluto darci un’immagine molto forte: proprio sul Pilone 24 è stata rappresentata la Crocifissione, a dimostrazione che il luogo cardine di questa tradizione così sentita è stato, in qualche modo, deturpato dalla struttura dell’elettrodotto. Ecco le immagini scattate il 3 gennaio e l’ultimo video realizzato dal Comitato di Tutela di Venetico Superiore:

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