Un mercato invernale aggressivo quello dell’ACR Messina. La società ha voluto dare a mister Grassadonia una rosa di maggior qualità per affrontare nella maniera giusta il girone di ritorno. Parallelamente si è andati a sfoltire l’organico, con cessioni e risoluzioni contrattuali più o meno tutte già annunciate. Nove i nuovi arrivati, nove – dieci se si conta Parachì, andato via da mesi – gli esclusi. Andiamo a vederli nel dettaglio:
ACQUISTI – Difesa: Enrico Pepe, Rocco D’Aiello | Centrocampo: Tommaso Squillace, Domenico Franco, Antonio Pagliaroli, Pierre Kareem Zaine | Attacco: Salvatore Caturano, Alessandro De Vena, Vittorio Bernardo.
CESSIONI/SVINCOLATI – Marc Guilana, Elias Scoponi, Ezequiel Piovi, Gabriele Di Stefano, Alessandro Gherardi, Daniele Siciliano, Riccardo Bolzan, Roberto Chiaria, Mirko Guadalupi.
Iniziamo ad analizzare il fronte cessioni. I giovani stranieri non hanno convinto e, forse anche per problemi di ambientamento, hanno deciso di tornare a giocare nelle proprie nazioni. Chiaria già da tempo invece appariva un “corpo estraneo” all’interno della squadra. Da chiarire invece la posizioni di alcuni componenti della rosa che sembravano in procinto di partire ma che sono rimasti, ovvero De Bode, Simonetti, Quintoni, Lasagna, Caldore. Alcuni di loro potrebbero ritrovare una posizione più precisa alla luce dei nuovi acquisti.
Nuovi acquisti che senza dubbio rinforzano la squadra in difesa, specialmente con l’ingaggio di Rocco D’Aiello. Bene anche le scelte per il centrocampo. Tutto da scoprire questo Zaine, proveniente dalla primavera del Genoa, così come Pagliaroli e Squillace. In attacco purtroppo l’infortunio di Caturano ha spinto il Messina a portare sullo Stretto altri due attaccanti: De Vena e Bernardo. Sfumato Ginestra, toccherà ai due contendersi un posto al fianco dell’inamovibile Giorgio Corona, con il secondo che forse ha qualche chance in più.
Mister Grassadonia comunque ora ha senz’altro più possibilità di scelta. Si potrebbe ipotizzare l’utilizzo di un 4-4-2, con due esterni offensivi a supporto delle due punte e due terzini (quello sinistro potrebbe essere Quintoni). Alcuni elementi sono comunque inamovibili: Costa Ferreira, Corona, Lagomarsini. Su questi pilastri si dovrà basare la rincorsa del Messina alle prime otto posizioni.