Messina, Isola pedonale Cairoli: dal Consiglio Comunale arriva il Si alle modifiche

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area-pedonaleCon 19 voti favorevoli ed un contrario, poco dopo le 22, è stata accolto l’atto di indirizzo sulla proposta di modifica ed integrazione alla deliberazione di Giunta relativa all’istituzione dell’Area pedonale Cairoli.

Sebbene questa sera il civico consesso abbia espresso una volta per tutte la volontà unanime di voler mantenere l’isola pedonale è emerso che tanti (forse troppi?) sono i punti più o meno considerati discutibili e sui quali per molti consiglieri è necessario intervenire per rendere l’area di Cairoli più efficace ed apprezzata da tutti i cittadini.

Nota stonata della serata è purtroppo l’assenteismo, ancora una volta protagonista della sala consiliare nonostante l’argomento trattato sia di particolare interesse per tutte le categorie di cittadini. Sui 40 consiglieri solo 26 erano presenti aula, e di questi Sturniolo, Fenech, Risitano, Zuccarello, Faranda, Crisafi e Adamo hanno deciso di non procedere al voto abbandonando l’aula. Quasi il 50% di assenze a dimostrazione che il bene comune e l’operato politico di alcuni consiglieri non sempre coincide con gli ordini del giorno e le sedute programmate, al di là degli argomenti trattati.

Quanto ai fatti, il Consiglio ha lanciato un chiaro segnale invitando l’amministrazione a rivedere e modificare alcuni aspetti della delibera. I consiglieri, schieratisi ampiamente a favore dell’Isola di Cairoli (seppur non nelle sue attuali conformità) hanno in coro scandito e lamentato la loro ‘solitudine’: “Alcuni atti sono stati tenuti gelosamente propri – dichiara il capogruppo dell’Udc Mario Rizzocredo via sia un egoismo politico da parte di questa amministrazione che ha agito senza interpellare il civico consesso per la realizzazione dell’area. Non c’è stato un confronto. L’isola pedonale è nata male, con la naturale conseguenza che la cittadinanza è spaccata tra favorevoli e contrari”.

Isola Pedonale Cairoli (5)

Più pragmatico l’intervento del consigliere del Partito Democrato, Nicola Cucinotta: “L’isola pedonale per come è stata concepita necessita di accorgimenti. Credo che la soluzione migliore possa essere chiudere in parte piazza Cairoli e in parte il viale San Martino, dando la possibilità, nei festivi e fine settimana, anche per la chiusura delle vie limitrofe”.

Sulla stessa lunghezza d’onda, ma con qualche specifica in più, il capogruppo di SiAmo Messina Fabrizio Sottile: “Abbiamo un’idea ben precisa; ovvero che il viale San Martino sia la location ideale per fare l’isola pedonale. Crediamo debba essere permanente per poter creare anche degli arredi urbani decenti ed apprezzabili. Ma a nostro parere va completata attraverso l’incentivazione per l’occupazione del suolo pubblico da parte dei negozianti per trasformarla in un’isola commerciale”.

Dura la risposta dell’assessore alla mobilità urbana Gaetano Cacciola, che ha preso la parola poco prima del voto: “Non riesco assolutamente ad accettare l’idea che il miogaetano cacciola operato sia stato fatto escludendo qualcosa o qualcuno. Dal primo momento in cui sono iniziati gli incontri da sempre ho invitato tutti quanti. Di tutte le riunioni, di cui agli atti sono anche consultabili i verbali, hanno partecipato commercianti e residenti, dando testimonianza dello spirito con cui è stato fatto questo lavoro; uno spirito di costruzione ed unione. Ho un obiettivo da raggiungere, che tutti vogliamo, ed ho sempre ascoltato prima di prendere una decisione. Il concetto di esclusione del Consiglio Comunale è diventata una favola”.

“Comunque vadano le cose io vi ascolterò – ha concluso l’assessore Cacciola – perché tutti vogliamo un’area pedonale e la dobbiamo condividere se non in questo modo in altri modi. Non accetto però, che si dica che non ho invitato nessuno”.

Di certo dopo la seduta di questa sera a palazzo Zanca si lavorerà per rendere più corretta e apprezzabile un’isola pedonale che ormai, nonostante sia stata istituita da poco più di due mesi, sembra essere divenuta una realtà alla quale non si vuole rinunciare, bensì investire attraverso il supporto del tessuto economico e politico cittadino.

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