Messina, isola pedonale: e che palle!

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isola pedonale messinaLasciatemi strombazzare liberamente per le vie del centro se davanti a me c’è una fila interminabile di auto in coda.

Lasciatemi l’ebrezza di dover fare lo stesso giro delle stesse palazzine per trovare un parcheggio che non c’è mai.

Ma soprattutto ridatemi il gusto di un parcheggio in doppia fila a piazza Cairoli.

Ecco, il cittadino medio che c’è in me si è finalmente liberato! Troppo complicato abituarsi ai cambiamenti, e poi lo sanno tutti; si stava meglio quando si stava peggio, o NO?!

Isola pedonale? No, grazie!

Non c’è che dire. L’avvento dell’area pedonale ha praticamente sconvolto l’opinione pubblica messinese. Ovunque ti trovi, che sia un bar, salumeria, piazza, o disco-pub, non si parla d’altro. E dato che adesso siamo tutti esperti dell’andamento socio-economico della città, e alla domanda di acquisto dei nostri concittadini costretti a dover “passari o laggu” da piazza Cairoli quando invece solo qualche settimana fa anche il messinese con il Suv da 5 metri poteva facilmente sostare invadendo metà carreggiata per un caffè con gli amici, arriviamo quasi tutti alla conclusione che quest’Isola non s’ha da fare. E non si tratta di un No per mancanza di civiltà (non sia mai!) ma solo perché è evidente (almeno così dicono) che con l’avvento della pedonalizzazione le vendite sono calate vertiginosamente.

E la crisi? Si, incide. Ma al messinese l’auto non la puoi proprio vietare. Anzi, se potesse la parcheggerebbe anche in salone con le chiavi già inserite giusto per non perder tempo nei casi di emergenza (non si sa mai).

E’ chiaro che l’isola per certi versi viene percepita come uno “scippo” sia nei confronti dei cittadini, che nello specifico per i commercianti. Perché, dite quel che volete, ma a detta di alcuni “la seconda fila dà da mangiare”.

Ma anche se così fosse qualcosa non è chiaro.

Nell’era della globalizzazione, seppur in tempi di crisi, lo shopping piace e per la maggiore vengono preferiti i grandi centri commerciali che oltre ad offrire un ampio e comodo parcheggio sfoggiano una miriade di negozi per poter soddisfare qualsiasi desiderio, bar e paninoteche annessi. Inoltre, l’acquirente può serenamente passeggiare in un ampio spazio dedicato (a volte si tratta di aree all’aperto) e gustarsi comodamente quanto di interessante i commercianti possono offrire. Forse con un pizzico di presunzione azzardo nel sostenere che la vera peculiarità, nonché elemento più apprezzato della nuova frontiera dello shopping, è proprio la libertà di movimento. Niente di meglio di una bella passeggiata tra “mille o più vetrine”.

Viene proprio da chiedersi cosa ci sia di tanto sbagliato nell’istituzione di un’isola pedonale che permette comode passeggiate tra “mille e più vetrine” e parcheggi dedicati (Zaera e Cavallotti, gratis in proroga fino al 15 Marzo).

“Sarà che gli italiani per lunga tradizione son troppo appassionati di ogni discussione!?”

Sarà che l’abitudine può renderci immobili di fronte una nuova frontiera!?

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