LA CRONACA – Il tecnico Grassadonia riparte dagli stessi undici uomini che otto giorni fa sono stati protagonisti della bella vittoria di Foggia. Pronti via nel giro di 180” il Messina mette la freccia: sfugge sulla fascia sinistra Squillace che poi batte velocemente la rimessa laterale innescando Costa Ferreira; il cross del portoghese viene fermato l’intervento di mano del difensore Checchi e l’arbitro Lanza, dopo un attimo di esitazione, assegna il calcio di rigore. Dal dischetto il capitano Giorgio Corona non sbaglia siglando l’1-0. Partenza fulminante dei biancoscudati che trovano subito la rete alla prima occasione. La gestione del match resta in mano degli uomini di Grassadonia nei confronti di un Poggibonsi che nonostante lo svantaggio non riesce ad attuare una reazione degna di nota. Quando sembra che la prima frazione di gioco stia terminando agevolmente sull’1-0 per il Messina nasce l’episodio che cambierà il match: lancio lungo per Scardina atterrato in area di rigore da Pepe, al quale viene inflitto il rosso diretto (forse troppo severa la decisione dato che l’attaccante toscano era in posizione defilata rispetto la porta difesa da Lagomarsini), e penalty anche per i padroni di casa che trasformano con Ferri Marini in pieno recupero al 47’esimo.
Nella ripresa il Messina deve pensare soprattutto a rimodulare il proprio assetto tattico avendo perso il centrale difensivo Pepe per espulsione. Spazio dunque per Ignoffo (ultimamente poco utilizzato dal tecnico campano, soprattutto dopo gli ultimi acquisti) che entra al posto di Corona. Anche il secondo tempo, nonostante l’inferiorità
Una vittoria importantissima per la squadra di Grassadonia che ha confermato sul campo quanto il tecnico aveva chiesto alla vigilia, ovvero di essere operaia e determinata per potersi calare al meglio in una sfida per niente semplice e che si è dimostrata assai complicata dopo l’espulsione e il pareggio subito nel recupero del primo tempo. Tre punti pesantissimi ottenuti su un campo dove solo Foggia, Teramo e Cosenza erano riuscite a vincere, giocando per oltre 40 minuti con l’uomo in meno. La classifica adesso recita 35 punti e sesto posto conquistato (in condominio con Chieti e V.Lamezia) grazie alla terza vittoria consecutiva, ma soprattutto grazie ad una vera prova di forza per un Messina che adesso appare inarrestabile e compatto.