Un apprezzamento, sincero, lo rivolge al gruppo da lui diretto. “I calciatori ci stanno aiutando con la loro disponibilità assoluta. Hanno recepito il nostro messaggio, la necessità che ha la Reggina di vivere ogni minuto, sportivamente, ‘alla morte’. La situazione di classifica che viviamo lo pretendeva e lo pretende ancora: la risposta dei ragazzi è stata ottima, significativa, vanno apprezzati dagli addetti ai lavori e dai tifosi“.
Amaranto opposti ad un Novara che, pur occupando una posizione scomoda in classifica, vantano un organico di primissimo piano. “Hanno giocatori importanti in ogni zona del campo – spiega il mister – vanno affrontati con grande rispetto: avranno motivazioni enormi e contano su un bagaglio tecnico considerevole. Detto questo, non dobbiamo intimorirci. Siamo convinti di esser in crescita, possiamo osare di più perchè consapevoli delle nostre potenzialità, facendo leva sulle certezze che abbiamo misurato. Ce la giocheremo alla pari: il Novara è forte, ma dovrà preoccuparsi della Reggina“.
Infine, una considerazione sul grande ex dell’incontro. Alfredo Aglietti, appena rientrato alla guida del Novara, indimenticato ed indimenticabile bomber amaranto. Il centravanti toscano, certamente tra i calciatori più amati nella storia centenaria della Reggina, è stato allenato da Gagliardi nel lontano 1996. “Ha sempre fatto gol, è stato determinante per la Reggina ma io voglio ricordarlo anche per ciò che era durante la settimana, con quel suo lato leggermente indolente – rammenta con un sorriso il tecnico calabrese – i campioni, e lui lo è stato, spesso non hanno amore per il lavoro in giovane età. Mi deve molto, e me lo ha sempre riconosciuto con il suo affetto, per avegli trasmesso quella determinazione e quella cultura dell’allenamento che sono certo si stia rivelando molto utile in questa nuova veste di allenatore che svolge in modo eccellente“.