Per tre giorni, a partire da questa mattina, la nostra città ospiterà un interessante workshop che fa parte del Progetto “NOSTRA”, acronimo di Network of Stratism, di cui l’Ente Provincia è uno dei membri, tra i sedici partners che vi parteciperanno. L’obiettivo prefissato è quello di creare una rete tra vari Paesi europei che si affacciano su uno stretto territoriale (tra i tanti, oltre quello di Messina, lo Stretto di Kvarken, il Golfo di Finlandia, la Fehmarn Belt, lo Stretto di Otranto, il Canale di Sicilia, lo Stretto di Bonifacio e lo Stretto di Dover) e analizzare insieme metodi di governance transfrontalieri e la loro capacità di preservare la biodiversità ed il patrimonio naturalistico delle rispettive zone di appartenenza.
Stamane, presso la Sala Provinciale di Reggio, si è aperta la sessione dei lavori con un seminario interamente basato sul tema del collegamento tra la costa e l’entroterra; presenti all’incontro, il Consigliere Provinciale, Demetrio Cara, delegato dell’Ente, promotore del Progetto “NOSTRA” e moderatore del forum e il Presidente della Provincia, Giuseppe Raffa, il quale ha esordito dicendo: “Una grande ambizione ci anima nel volerci calare all’interno del vasto contesto europeo. Il nostro Stretto, fin dai tempi antichi, è famoso per i miti che vi sono stati ambientati e per la sua tradizione, ed è proprio da questa tradizione secolare che vogliamo adesso costruire il futuro”.
“Ci stiamo preoccupando molto – ha continuato Raffa – per il settore dei trasporti. Uno dei servizi da incrementare al più presto sarà senza dubbio quello dell’Aeroporto dello Stretto, un approdo che noi, e forse pochi altri, abbiamo a disposizione al centro della città. Vogliamo far aumentare il numero dei viaggiatori, che da circa 600 mila quali sono adesso, si spera diventino oltre 850 mila”.
Trasporti, cultura, territorio sono alcuni dei temi su cui si è basata la mattinata odierna, ma un altro tema di fondamentale importanza, di cui il Progetto “NOSTRA” si fa primo promotore, è quello della biodiversità: proprio tale argomento è stato toccato più volte dagli ospiti presenti e dai vari relatori che, di volta in volta, hanno illustrato le proprie relazioni.
“Una delle peculiarità dello Stretto – ha affermato l’Assessore alla Cultura di Messina, Tonino Perna – è quella delle correnti del mare, che si alternano in modo ritmico nell’arco della 24 ore giornaliere, creando così delle condizioni ottimali per la vegetazione sottomarina: si pensi soltanto alle gorgonie rosse a Scilla. Dobbiamo preservare le nostre bellezze e creare nuovi collegamenti tra le due sponde”.
Uno degli aspetti forse più difficoltoso da trattare è stato proprio quello dei trasporti, che a detta di molti, a causa del loro malfunzionamento, sarebbero stati la causa principale dell’allontanamento avvenuto negli anni tra Reggio e Messina. Oltre alla necessità di creare più corse, accelerare i tempi di navigazione, disporre di appositi sconti di viaggio per i pendolari che quotidianamente attraversano le due sponde, si è resto manifesto, grazie a questo importante evento multiculturale, un altro obbligo imperante nel sistema dell’economia e della gestione dei trasporti, quello di creare una mobilità sostenibile, rispettosa dell’ambiente.
A seguire altre importanti personalità di spicco nei settori universitario, portuale, aeroportuale, ferroviario ecc, che insieme agli ospiti provenienti da tutta Europa continueranno nei prossimi giorni a scambiarsi idee e valutazioni atte a migliorare le rispettive condizioni di vita, trasporti, territorio, turismo. Non per niente, tra le tante persone coinvolte in questo network, due giovani donne albanesi, abitanti lungo lo Stretto di Otranto, ci hanno direttamente dato testimonianza della loro realtà, dicendo che a livello di trasporti e di rispetto rivolto al territorio il loro Paese è molto più indietro rispetto al nostro. “Speriamo – hanno dichiarato – ed è per questo che siamo qui, di poterci scambiare in questi giorni quante più esperienze possibili e trarne da ognuna nuove opportunità di progresso per noi e per tutta l’Europa”.