Yemen: storia di Zion Golan, perchè è paradossale?

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Che dire di un cantante che spopola in Yemen? Nulla, apparentemente. Come in qualsiasi altro paese del monodo, anche in Medio Oriente esistono i cantanti, ma Zion Golan è un cantate israeliano che ha successo in Yemen, canta in lingua araba pur essendo di origine ebraica ed è la dimostrazione vivente che la musica e l’arte possono andare oltre le relazioni diplomatiche tra i due paesi.

E’ un po’ come se un cantante russo fosse diventato una popstar in America ai tempi della Guerra Fredda!

Altra cosa curiosa è che la suocera di Golan è l’autrice dei testi delle sue canzoni, come a dire: famo tutto in famiglia! E se Golan riesce ad essere in sintonia con la suocera sfidando tutti i pregiudizi del caso, non sorprende che possa unire i due popoli, israeliano e yemenita, quanto meno nei concerti!

 

 

 

 

 

La notizia può sembrare paradossale, ma lo è fino a un certo punto. La comunità ebraica yemenita ha infatti mantenuto legami intensi con la terra d’origine, nonostante le difficoltà nelle relazioni diplomatiche fra i due paesi. In origine tale comunità contava circa 200.000 persone, la maggior parte delle quali ha lasciato il paese tra il 1949 e il 1959 in occasione dell’operazione “tappeto volante”, che trasportò fuori da alcuni dei paesi del mondo arabo orientale – fra cui soprattutto l’Iraq – gran parte delle comunità ebraiche per ricollocarle in Israele. Oggi restano circa 200 ebrei in Yemen mentre 140.000 sono gli israeliani d’origine yemenita. La musica popolare e il successo di artisti come Joulan sembra riuscire ad andare oltre le storiche divisioni tra israeliani e arabi (o perlomeno yemeniti). I quali non sembrano per niente in imbarazzo ad acquistare la musica di un cantante che porta nel proprio nome – Zion, Sion e Joulan, Golan – due tra  questioni ideologiche e territoriali più aspre e dibattute dell’ultimo mezzo secolo.

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