L’Ora della Calabria rischia di chiudere, appello del Cdr: “aiutateci a non morire”

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l-Ora-della-calabria1-449x410“L’Ora della Calabria sta per chiudere i battenti. È una notizia che non avremmo mai voluto scrivere, eppure è così. Ci rivolgiamo, pertanto, agli imprenditori liberi, onesti, coraggiosi, non compromessi con la politica, che hanno voglia di dar voce a un pensiero indipendente: c’è ancora in Calabria qualcuno con queste caratteristiche, disposto a sposare un progetto di informazione libera come il nostro? Si dice spesso che quando muore un giornale muore anche un’Idea. C’è ancora in Calabria qualcuno con un’Idea? C’è ancora qualcuno disposto a difenderla? Se sì, che si manifesti al più presto”. E’ questo l’accorato appello del Cdr del quotidiano calabrese pubblicato oggi sulla prima pagina del giornale.

Un giornale che chiude è un megafono in meno che racconta ciò che accade attorno alla gente, un respiro di vivacità intellettuale che, a prescindere dalle linee editoriali scelte, pone sempre un freno a quel pensiero unico che non garantisce la crescita di un territorio”. Il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto interviene nella vicenda del quotidiano L’Ora della Calabria che, a causa della mancata ricapitalizzazione, rischia di scomparire. “Faccio mio l’appello pubblicato oggi in prima pagina e firmato dal Comitato di redazione – aggiunge il Sindaco – sperando che dal mondo dell’imprenditoria qualcuno lo raccolga e intervenga a rilanciare la testata. Significherebbe investire in risorse umane che, con le ‘penne’ più note, i redattori, i corrispondenti, i poligrafici e il personale amministrativo, rappresentano un patrimonio di competenze che, alla luce dell’attuale stato di crisi, sarebbe un peccato disperdere. E, soprattutto, significherebbe investire nella sacrosanta pluralità d’informazione che la nostra regione non può permettersi di far venire meno”.

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