Milazzo (Me): il sindaco Pino verso la sfiducia? Occorre la firma di 20 consiglieri

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La mozione di sfiducia al sindaco Pino

Serve la firma di 16 consiglieri comunali per presentarla, e quella di almeno 20 perché venga approvata. Si tratta della mozione di sfiducia nei confronti del sindaco di Milazzo, Carmelo Pino. Se tutto andrà come sperano i consiglieri comunali, la Giunta Pino decadrà e saranno indette nuove elezioni. Ci si appresta quindi al capitolo finale del lungo braccio di ferro tra il consiglio comunale e il primo cittadino di Milazzo, iniziato nel 2012 con il dissesto economico e il successivo azzeramento del consiglio stesso, poi reintegrato.

La mozione al momento è stata già firmata dai consiglieri Marano, Maisano, Andaloro, Mellina e Alesci. La notizia è stata data proprio da Mellina che su Twitter ha scritto: “Oggi abbiamo iniziato la raccolta delle firme per la Mozione di Fiducia a Carmelo Pino… Azzeriamo tutto e ridiamo la parola ai cittadini”. Marano successivamente ha aggiunto: “Adesso ci aspettiamo un segnale di grande responsabilità da tutti i consiglieri comunali e le forze politiche in maniera pubblica e trasparente, affinché si arrivi in tempi celeri al numero necessario di 20 firme per  approvare  nel primo consiglio comunale utile la medesima mozione di sfiducia  e potere ridare voce ai cittadini”.

L’adesione alla mozione di sfiducia è da effettuarsi con voto palese. I consiglieri infatti devono firmare un documento la cui foto fa già il giro del web – è stata pubblicata su Facebook dal consigliere Marano – e nel quale si legge, tra le altre cose: “Non possiamo più assistere ai tanti giovani senza futuro, non possiamo continuare inermi a mantenere l’edilizia ferma, non possiamo continuare ad insultarci vicendevolmente“. Nel documento il sindaco Pino viene definito un “illusionista”, e Milazzo una città “paralizzata” da un’amministrazione “asfittica”. Marano, che ha firmato per primo la mozione, a commento della foto, ha aggiunto: “Noi vogliamo mandare a casa immediatamente il sindaco del dissesto, il sindaco del disastro economico e ambientale di questo territorio“.

Oltre alla mozione, lo scontro tra Amministrazione e Consiglio avviene anche sulle incompatibilità. Dopo la notifica di una contestazione al Presidente del Consiglio Pergolizzi, l’aula ha risposto presentando due interrogazioni riguardanti la presunta incompatibilità degli Assessori Romagnolo e Russo. Tutte e tre le incompatibilità si baserebbero su contenzioni ancora in corso col Comune di Milazzo. Per quanto riguarda i due assessori l’amministrazione ha però risposto così: “Non esiste assolutamente conflitto di interessi tra l’Ente e i due amministratori. L’assessore Romagnolo ha rinunciato preventivamente al contenzioso con il Comune relativo ad un decreto ingiuntivo che lo stesso aveva proposto davanti al Giudice di Pace di Milazzo, mentre l’assessore Dario Russo non è parte in alcun contenzioso“.

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